Pioggia e pista bagnata a Suzuka per il GP del Giappone che già al primo giro è ricco di emozioni. Caos alla partenza e subito bandiera rossa, con ben due auto out. Una è quella di Carlos Sainz, con lo spagnolo che perde la sua F1-75 andando in testacoda impattando col muro. Safety Car prima e bandiera rossa poi, con le monoposto rientrano in pit lane e lo spagnolo che torna ai box a piedi salutando anzitempo le speranze di lottare per il podio.
Ritiro forzato per Sainz, così come per la Williams di Albon. Per il pilota thailandese contatto al via, così come successo tra Ferndando Alonso e Sebastian Vettel, col tedesco che dall'esterno aveva provato il sorpasso sullo spagnolo che lo ha toccato facendolo finire sull'erba. Per i due ex Ferrari nessuna conseguenza e ritorno in pista, così come l'Alpha Tauri di Pierre Gasly che si è ritrovato un cartellone sulla monoposto dopo il tocco al muro di Sainz.
In testa, invece, l'emozione è nello start di Max Verstappen e Charles Leclerc. Il monegasco, dalla seconda casella in griglia, ha infatti provato il sorpasso alla prima curva riuscendosi a portare per poco davanti all'iridato olandese che però, allungando la staccata al limite, è riuscito a mantenere la sua Red Bull davanti alla Ferrari.
BINOTTO: "CONDIZIONI COMPLICATA"
Mattia Binotto, team principal Ferrari, ha detto la sua sulla partenza complicata e l'incidente di Carlos Sainz, probabilmente causato dall'aquaplaning che lo ha portato a perdere il controllo della sua F1-75: "Le condizioni erano difficili per le intermedie, la pioggia è tanta e i piloti si sono lamentati. Leclerc ha detto che era difficile da tenere, penso che anche correre con le intermedie sia difficile. Per Sainz analizzeremo cosa è successo, forse aquaplaning. Vediamo cosa succede, ma farla ripartire in queste condizioni è difficile.