I tempi non sono certo quelli di un Gran Premio e l'attesa adesso riguarda, oltre alle eventuali sanzioni che verranno prese nei confronti di Red Bull soprattutto (ma anche di Aston Martin), anche le eventuali reazioni dei rivali all'accertamento - da parte della FIA - delle violazioni al regolamento del Budget Cap. Ad iniziare da quelle di Ferrari e Mercedes, rivali diretti della Red Bull rispettivamente nella stagione che si conclude il prossimo 20 novembre ad Abu Dhabi ed in quella scorsa, che a Yas Marina aveva conosciuto un epilogo altamente controverso. Il comunicato con il quale Oracle Red Bull Racing ha reagito - nel giro di poche ore - alla pubblicazione dell'esito dell'indagine federale indica intanto una rotta ben precisa per le prossime tappe di una vicenda che potrebbe caratterizzare l'ultimo scorcio di questo Mondiale ma soprattutto la pausa tra questa stagione e la prossima.
"Apprendiamo i risultati dell'indagine della FIA sulle violazioni del regolamento finanziario con sorpresa e delusione. I nostri dati presentati per il 2021 erano sotto il limite del budget cap e quindi abbiamo bisogno di esaminare attentamente i risultati della FIA, in quanto la nostra convinzione rimane che i costi rilevanti restano al di sotto del budget cap 2021. Nonostante le congetture e le prese di posizioni di altri, c'è in corso un processo regolamentato dalla FIA che seguiremo rispettosamente, considerando tutte le opzioni a nostra disposizione".
Come detto sopra, modo e soprattutto tono della reazione del team che ha appena rivinto il Mondiale Piloti con Max Verstappen ed ha già messo sotto chiave quello Costruttori indica in qualche modo la via, anzi la linea difensiva di Red Bull: difesa a muso duro e - più ad ampio raggio -dimostrazione di forza.
Accettando un ABA (Accepted Breach Agreement), quindi un'ammissione di colpa relativamente alle infrazioni contestate, Red Bull e/o Aston Martin sarebbero giudicate "meritevoli" di sanzioni sportive minori, come multa, reprimenda, sospensione da una o più fasi di un Gran Premio (gara esclusa) oppure ancora limitazioni a livello di test in pista o in galleria del vento (aerodinamica) Questo tipo di collaborazione escluderebbe infatti sanzioni più pesanti e durature, come la perdita di punti nella classifica Costruttori ed in quella Piloti e limitazioni nel budget di spesa.
Andando invece allo scontro (contestando le decisioni FIA), o nel caso la Federazione stessa non ritenesse percorribile la via dell'ABA, le squadre oggetto delle infrazioni contestate andrebbero incontro ad un vero e proprio processo davanti ad un tribunale FIA composto da un numero di giudici compreso tra un minimo di sei ed un massimo di dodici. Se Red Bull e Aston Martin fossero poi riconosciute colpevoli dei reati loro contestati, avrebbe diritto a fare appello presso la Corte Internazionale della FIA stessa.