Ha detto no al Wolverhampton. L'allenatore Julen Lopetegui, dopo l'esonero per il ko del Siviglia contro il Borussia Dortmund in Champions League, avrebbe rifiutato la panchina della squadra. Eppure sembrava ormai cosa certa: il tecnico era considerato il candidato numero uno, pronto a sostituire il portoghese Bruno Lage, e il presidente esecutivo degli Wolves, Jeff Shi, era volato in Spagna proprio questa settimana per convincere Lopetegui a unirsi al club. Secondo quanto riportato dalla Bbc, i motivi del rifiuto sarebbero personali: l'ex tecnico del Real ha infatti spiegato di volersi prendere cura del padre, ormai 92enne.
La dirigenza del club inglese e l'agente di Lopetegui, Jorge Mendes, non sono dunque riusciti a concretizzare l'operazione e adesso gli Wolves navigano in acque ancora più tempestose. Sbrigarsi sembra una questione di vita e di morte per la società di Shi, soprattutto dopo l'inevitabile benservito a Lage lo scorso due ottobre. Attualmente la squadra risulta terzultima in classifica, con soli sei punti ottenuti in nove partite e la miseria di tre reti segnate: in assoluto il peggior attacco della Premier League, senza contare la sconfitta di sabato contro il Chelsea.