CICLISMO SU PISTA

Ciclismo su pista, Mondiali: oro e record mondiale per Ganna, Milan è argento!

Storico uno-due per l'Italia nell'inseguimento: il recordman dell'ora stabilisce il nuovo primato in 3.59.636, sconfiggendo il compagno di squadra nella finalissima

L'Italia vive una giornata storica nell'inseguimento individuale, conquistando una doppietta nei Mondiali di ciclismo su pista in corso a Saint-Quentin-en-Yvelines: Filippo Ganna, a pochi giorni dal record dell'ora, stabilisce il primato mondiale in 3.59.636. Quinto oro iridato per Pippo, che batte nella finalissima il compagno Jonathan Milan, al secondo argento nella disciplina: uno-due per l'Italia, che arriva a quota sei medaglie.

L'Italia sorride e vive una giornata storica nell'inseguimento individuale, andando a tingere d'azzurro il velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, che ospita i Mondiali di ciclismo su pista. Dopo i turni preliminari, la situazione era delineata per gli azzurri, con la finale tutta tricolore tra Filippo Ganna e Jonathan Milan. Il recordman dell'ora, arrivato a soli sette decimi dal record del mondo nelle qualificazioni, lo stabilisce nella finalissima: con la consueta rimonta nella seconda metà di gara e la stessa bici utilizzata a Grenchen, Ganna trionfa col tempo di 3.59.630. Un altro primato e un altro oro, il quinto nell'inseguimento individuale, per il corridore dell'INEOS-Grenadiers: Jonathan Milan chiude a 4"154, con una grande partenza, e fa suo il secondo argento nella disciplina a soli 22 anni. Un uno-due, quello odierno, che porta l'Italia a quota sei medaglie. Il bronzo va a Ivo Oliveira, che aveva sconfitto il britannico Dan Bigham nella finalina di consolazione.

Non arrivano risultati di rilievo dalle altre finali di giornata, a partire dall'Omnium femminile: Elisa Balsamo, dopo la rimonta parziale nell'Elimination Race, disputa una corsa a punti anonima e chiude decima con 80 punti. L'oro va alla statunitense Jennifer Valente, che precede van der Duin e Martins. Cocente delusione, invece, per Matteo Bianchi nel km da fermo: l'azzurro, dopo il secondo posto nelle qualificazioni col nuovo record italiano (59"460), si peggiora di quattro decimi e chiude quinto nella gara dominata da Hoogland. Infine, chiude in nona posizione Michele Scartezzini nella corsa a punti maschile, dominata dall'olandese Yoeri Havik.