Le parole di Paola Egonu dopo Italia-Usa vengono analizzate a freddo dal suo agente Marco Raguzzoni: "Quando gioca male viene messa nell'occhio del ciclone e questo l'ha ferita, ma per lei vestire la maglia della Nazionale è un onore. Uno sfogo che non era contro la Federazione e neppure contro le compagne, fatto a caldo e successivamente ridimensionato. Queste ragazze sono esseri umani come tutti, sono pensieri espressi in un momento difficile dopo la vittoria contro gli Stati Uniti".
Raguzzoni, parlando a La Gazzetta dello Sport, continua: "Nell'audio del video uscito sui social forse non si sente ma nel nostro dialogo Paola dice anche che è stanca di essere pesantemente criticata ogni volta che sbaglia una partita come avesse ammazzato qualcuno. Ha 23 anni e subire tutte queste critiche quando non rende al meglio in una gara è un peso difficile da gestire".
Il procuratore, che cura anche gli interessi del ct azzurro Mazzanti, conclude: "Non so chi abbia pronunciato le famose parole (quelle del "mi chiedono perché sono italiana", ndr). Di sicuro bisogna sostenere queste ragazze anche quando si perde e accettare le sconfitte. I risultati dell'Italia fanno bene a tutto il movimento".