Napoli, Higuain saluta il calcio e il club lo applaude: "Grazie per le emozioni"
L'argentino ha disputato l'ultima partita della sua carriera nel 3-0 incassato dal New York City che ha eliminato l'Inter Miami dai playoff di MLS: il club partenopeo ha deciso di omaggiarlo, ma i tifosi si sono scatenati nei commenti
Gonzalo Higuain ha ufficialmente dato l'addio al calcio giocato. L'argentino, che aveva annunciato il suo ritiro poche settimane fa, ha disputato nella notte la sua ultima partita in carriera, venendo eliminato dai playoff di MLS con un 3-0 incassato dal suo Inter Miami contro il New York City. Il Napoli ha colto l'occasione per rendere omaggio al Pipita, con un video pubblicato sui social che raccoglie alcune delle sue migliori giocate in maglia azzurra. Un tentativo di riappacificazione che però non è andato giù a diversi tifosi, che si sono scatenati nei commenti.
In molti, infatti, non hanno mai dimenticato il "tradimento" dell'estate 2016, quando Higuain passò alla Juventus per 90 milioni di euro, subito dopo la stagione in cui aveva messo a referto 36 gol in 35 presenze di campionato, infrangendo il record di Nordahl.
Il club partenopeo ha ringraziato il suo ex bomber per le emozioni vissute insieme e gli ha augurato buona fortuna per il futuro, ma tanti hanno commentato il post manifestando il proprio rancore per un calciatore che era diventato idolo assoluto della piazza, prima di passare al "nemico". Tanti altri, va detto, hanno ritenuto doveroso l'omaggio della società verso chi ha comunque fatto la storia in quei tre anni indimenticabili, arricchiti da 91 gol in 146 presenze totali.
Higuain, dopo la sconfitta di New York, è scoppiato in lacrime e si è inginocchiato sul terreno di gioco dello Yankee Stadium, poi ha parlato di passato e futuro: "Mi sono venute in mente le immagini di tutta la mia carriera. Quello che ho vissuto, quanto ho lavorato, quello che ho fatto per me e ne sono molto felice perché ho dato tutto. Questa è la cosa più importante. Lascio ciò che amo, sono orgoglioso di quanto ho raggiunto e qui ho passato un anno meraviglioso, aldilà dell’epilogo. Ho giocato solo per amore del pallone e spero di essere ricordato come persona, è questo ciò che mi importa più di tutto. Ora mi piacerebbe molto studiare e diventare mental coach. Stare bene mentalmente credo sia un aspetto molto importante in ogni lavoro: ci puoi mettere talento, sacrificio, forza, ma se non stai bene con la testa difficilmente otterrai qualcosa. Nel calcio è fondamentale e se ne parla ancora troppo poco. Sarebbe bello aiutare giovani e meno giovani a capire quanto è importante l’aspetto mentale. La testa è ciò che ti porta più vicino ai risultati".