Si complicano i piani di chi vorrebbe abbattere lo stadio Meazza per sostituirlo con un nuovo impianto (la Cattedrale) nell’ambito di una ristrutturazione che comprende un’area di ben 133mila mq. La ASM Global, società internazionale che organizza eventi di spettacolo in tutto il mondo e gestisce direttamente centinaia di stadi nei cinque continenti, si è offerta di occuparsi in prima persona dello storico ed iconico stadio milanese.
In una lettera (che Sportmediaset pubblica in esclusiva) e diretta al sindaco Sala, la ASM Global chiede di incontrare l’amministrazione comunale per trovare una soluzione che consenta di non abbattere San Siro ma “ammodernarlo ed evitare al contempo al Comune di Milano la gestione diretta dell’impianto”. Si tratta di una mossa che cambia completamente le carte in tavola perché nel documento del “Dibattito Pubblico- Dossier di Progetto” sullo stadio si legge: “… è infatti prevedibile che non vi siano soggetti terzi che possano avere interesse a prendere in gestione lo stadio”. Affermazioni ora completamente smentite dalla proposta della ASM Global.
Il comitato Sì Meazza, che si batte per la tutela di San Siro, ora si aspetta una risposta circostanziata e in tempi brevi da parte del Sindaco Sala.
Spiega il portavoce del Comitato Luigi Corbani: “La proposta fatta da Inter e Milan con l’accordo di Sala non è una soluzione di stampo europeo. Nessuno stadio è mai stato abbattuto e poi ricostruito in coabitazione tra due società. Si prenda l’esempio di Torino dove ci sono due impianti. La Juventus ha edificato privatamente il suo stadio e in quello comunale oggi gioca il Torino. La coabitazione è antistorica. Come l’incredibile idea di ridurre la capienza dello stadio di San Siro che, detto per inciso, quest’anno ha una media spettatori superiore alle 70mila presenze. Lo scopo di un’amministrazione comunale dovrebbe essere quella di ampliare la partecipazione popolare e non ridurla. Vorrei sapere se qualcuno ha interpellato la UEFA per sapere, se con le nuove volumetrie, verranno ancora assegnate a Milano finali di manifestazioni internazionali”.
È la riprova che a Milano prima di una trattativa privata serviva un concorso internazionale sul futuro di San Siro.
LA LETTERA A SALA
Egregio Signor Sindaco,
mi permetto di disturbarLa dopo avere seguito negli ultimi mesi il dibattito sorto in relazione al destino dello stadio San Siro (dove per altro ho avuto modo di lavorare dal 1999 al 2006 per conto di F.C. Internazionale come Direttore Operazioni Stadio e Delegato alla Sicurezza) Oggi mi occupo ancora di stadi e arene, come General Manager della filiale italiana della Società ASM GLOBAL (www.asmglobal.com), dopo avere rappresentato lo stesso gruppo in Brasile dal 2013 al 2015, lavorando a due degli stadi del Mondiale FIFA Brasile 2014. Negli ultimi mesi ho assistito a diversi dibattiti ed occasioni di confronto pubblico in merito al destino dello Stadio Giuseppe Meazza in San Siro, in particolare ho avuto modo di apprezzare l’attitudine e lo spirito di chi come Claudio Trotta, anche a nome del “Comitato SiMeazza”, ha cercato di evidenziare l’opportunità per la città di Milano di poter ammodernare lo storico impianto, mantenendolo così in funzione.
Claudio Trotta, con cui lavoriamo da anni nella sua attività di promoter di eventi musicali e non solo, è stato anche a più riprese citato per aver formulato delle proposte per la salvaguardia e lo sviluppo dello Stadio Meazza, e con lui parliamo da qualche da tempo delle possibilità che la struttura di San Siro può offrire per allargarne la fruizione sociale e popolare dello sport, dello spettacolo e dell’intrattenimento in genere, presente e futuro, ma all’interno di un moderno metodo di gestione. Di recente, ho però anche avuto modo di leggere quanto indicato in un documento del “Dibattito Pubblico – Dossier di Progetto”, dove si enuncia che:
“è infatti prevedibile che non vi siano soggetti terzi che possano avere interesse a prendere in gestione la struttura, considerati i rilevanti costi di utilizzo e mantenimento che non troverebbero un equilibrato riscontro economico negli eventuali ricavi ipotizzabili per manifestazioni ed iniziative diverse da quelle calcistiche di livello professionistico ed internazionale”.
Non posso ovviamente essere sicuro che tale affermazione non corrisponda alla reale risposta di qualche azienda eventualmente interpellata da chi ha redatto il documento, ma sono assolutamente sicuro che tale affermazione non provenga da ASM GLOBAL; anzi, visti gli ultimi sviluppi della situazione San Siro, la nostra Società è pronta a discutere con Lei la ricerca di una soluzione che consenta di non abbattere la struttura, di ammodernarla ed evitare al contempo al Comune di Milano la gestione diretta dell’impianto.
Con la nostra proposta, forti della nostra specifica expertise a livello mondiale, intenderemmo quindi provare a valorizzare ancor di più uno stadio già famoso nel mondo, e uno dei simboli della laboriosità, dell’ingegno e dei talenti espressi, in quasi cento anni di storia sportiva e culturale di questo luogo ormai iconico, dalla città di Milano.
Se quanto sin qui espresso potesse incontrare il suo interesse e quello del Comune di Milano, mi consideri sin d’ora a Sua disposizione per un primo incontro che possa meglio chiarire chi siamo, cosa facciamo e cosa intenderemmo proporre all’Amministrazione della Città di Milano, rilevando direttamente dal Comune eventuali altre informazioni nel caso oggi non in nostro possesso, per meglio inquadrare la situazione.
A questo proposito, mi è gradito con l’occasione allegare a questa comunicazione una presentazione, breve per quanto possibile, dell’attività internazionale della Società e del Gruppo che ho l’onore di rappresentare oggi nel mio paese natale.
Con viva cordialità,
GIUSEPPE RIZZELLO
General Manager, Italia