Miglior tempo per Carlos Sainz al via del weekend di Austin. Lo spagnolo stacca di 224 il neocampione del mondo Max Verstappen, mentre Lewis Hamilton (terzo a 475 millesimi dalla vetta) porta in alto anche la Mercedes, a completare la partenza a razzo dei tre top team del Mondiale. Lance Stroll scala la classifica fino alla quarta posizione la Aston Martin (+0.603) davanti a Sergio Perez che domenica pagherà cinque posizioni in griglia per cambio di power unit. Potrebbe addirittura scattare dal fondo Charles Leclerc che intanto ha saltato la prima sessione di prove libere per lasciare spazio al terzo pilota del Cavallino Rampante Robert Shwartzman, autore del sedicesimo tempo a due secondi e 94 millesimi dalla F1-75 gemella di Sainz.
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SAINZ... FOR PRESIDENT
Al volante della Ferrari che Leclerc si riprenderà a partire dalla seconda sessione, il pilota russo che corre con licenza israeliana è stato il migliore dei quattro debuttanti (ai quali si aggiunge il ben più esperto Antonio Giovinazzi) che ad Austin hanno sostituito altrettanti piloti titolari nei primi sessanta minuti di prove libere. Ma andiamo con ordine, anzi in ordine di classifica. Sainz ha dato il primo strappo, di fatto candidandosi al ruolo di prima punta ferrarista per il GP degli USA. Anche perché è altamente probabile che sulla monoposto gemella di Leclerc venga sostituiti diversi elementi della power unit, obbligando il monegasco a muoversi domenica pomeriggio al semaforo dal fondo dello schieramento. Un danno non da poco, nella corsa di Charles al secondo posto della classifica piloti, nella quale insegue Perez ad un solo punto: 253 a 252. Il messicano perderà "solo" cinque posizioni sullo schieramento ed avrà poi materiale fresco (come lo stesso Leclerc) nella gara di casa domenica 30 ottobre a Mexico City.
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FERRARI IN FUGA, RED BULL E MERCEDES IN CACCIA
Alle spalle di Sainz, Verstappen ed Hamilton inseguono a 224 e 475 millesimi di ritardo. Distacchi che crescono per Stroll (quarto a 603 millesimi) e per lo stesso Perez (658 millesimi). La seconda metà della top ten si apre con il sesto tempo di Fernando Alonso (protagonista di un numero rallystico nella curva che immette sul rettilineo box), seguito da George Russell, Pierre Gasly, Lando Norris e Sebastian Vettel che permette ad Aston Martin di mettere entrambe le proprie monoposto nella parte nobile della classifica.
IL BALLO DEI DEBUTTANTI
Come anticipato, l'ultimo quarto della classifica è presidiato (anzi, occupato per intero) dai quattro debuttanti, ai quali si aggiunge Antonio Giovinazzi, il quale purtroppo (in pista al posto di Kevin Magnussen) chiude la graduatoria, dopo aver provocato l'esposizione della bandiera rossa già ad inizio sessione, quando perde il controllo della Haas-Ferrari (che aveva già guidato in FP1 a Monza) e la appoggia contro le barriere di protezione in uscita di una delle curve del cosiddetto "snake", nel primo settore del Circuit Of The Americas texano. Frizione danneggiata tentando di riprendere la pista e missione terminata anzitempo.
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Tra il ferrarista Shwartzman (come detto sedicesimo) ed il pilota italiano si piazzano - con distacchi superiori ai tre secondi dalla vetta - lo spagnolo Alex Palou (campione Indycars 2020) sulla McLaren abitualmente guidata da Daniel Ricciardo, il francese Théo Pourchaire (attualmente secondo nel campionato di Formula 2) sulla Alfa Romeo Sauber di Valtteri Bottas e lo statunitense Logan Sargeant sulla Williams di Nicholas Latifi che il giovane pilota di Fort Lauderdale (Florida) potrebbe guidare stabilmente nel 2023, soprattutto se riuscirà a guadagnarsi i gradi (o meglio, i punti della superlicenza) nella tappa finale della Formula 2 il terzo weekend di novembre ad Abu Dhabi.
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