Trascinato da un gigantesco Brahim Diaz, poi costretto a uscire per infortunio, il Milan batte 4-1 il Monza degli ex Berlusconi e Galliani e aggancia il Napoli in testa alla classifica. A indirizzare la gara ci pensa lo spagnolo: al 16' infila Di Gregorio dopo una cavalcata di 35 metri. Al 41' raddoppia con un destro chirurgico. Al 65' la prima rete in A di Origi, al 70' quella di Ranocchia. All'84' chiude Leao.
LA PARTITA
Nella notte delle grandi emozioni, del ritorno da avversari mai nemici di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, ci volevano due piccoli brividi di un talento pure, e un po' discontinuo, che sarebbe piaciuto molto anche all'ex, indimenticato, proprietario del Milan. Fa quasi tutto Brahim Diaz, l'uomo che in fondo ti aspetti sempre, ma non ti aspetti mai, due gioielli che timbrano la quarta vittoria consecutiva dei rossoneri in campionato e permettono a Stefano Pioli di archiviare in un tempo la pratica Monza guadagnandosi, prima della trasferta decisiva di Champions a Zagabria, il primo posto in coabitazione con il Napoli (impegnato domenica all'Olimpico contro la Roma).
Ma Brahim Diaz, dicevamo, perché in una giornata non esageratamente brillante dei campioni d'Italia, è il mini-trequartista a fare la differenza. Prima, al minuto 16, trasformando in gol, dopo una discesa solitaria palla al piede da centrocampo, la prima occasione dei rossoneri. Quindi, dopo qualche minuto di difficoltà, chiudendo di fatto la pratica al 41' con un destro chirurgico che beffa Di Gregorio dopo dribbling secco su Caldirola in piena area e a coronamento di una bella iniziativa di Origi sulla destra.
In mezzo, non propriamente la partita del secolo. Un po' perché il Monza, ben disposto da Palladino, sa giocare a pallone, chiude bene gli spazi facendo densità con i suoi sei centrocampisti e sa trovare gli spazi sulla trequarti (almeno un paio di conclusioni pericolose di fuori a opera di Carlos Augusto e Sensi e un'occasione gigantesca sempre con il brasiliano di testa su cross di Ciurria). E un po' perché, chiaramente, Pioli risparmia i pezzi grossi in vista della Champions e lascia a riposo almeno all'inizio Kalulu, Leao, Tonali, Giroud e De Ketelaere.
Ma tant'è, la differenza la fa alla fine lo spessore dei singoli, la classe superiore, l'abitudine, anche, spesso sottolineata da Pioli, di saper gestire i momenti complicati del match per sfruttare poi quelli favorevoli. Chiusa di fatto anticipatamente la pratica, Pioli si copre con Kalulu sulla destra per Dest (non negativa la sua prova) per evitare qualunque rischio e navigare senza affanni verso la Champions. Che il canovaccio della partita non sia cambiato granché è evidente subito, quando un'altra genialata di Diaz spedisce Rebic a tu per tu con Di Gregorio senza, però, successo. Il Monza non sta a guardare, sia chiaro. Macina gioco senza farsi prendere dalla frenesia e, qua e là, tiene sveglia la difesa rossonera, chiamando Tomori e Kjaer a qualche chiusura non banale. Alzandosi alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita, la formazione di Palladino presta però il fianco alle ripartenze del Milan. Non ne approfittano Pobega prima e Origi dopo. Il tutto dopo l'uscita per infortunio di Diaz (problema muscolare, dentro De Ketelaere), le cui condizioni saranno verificate nei prossimi giorni, e un attimo prima della girandola di cambi con Leao e Gabbia dentro per Rebic e Kjaer.
Resta il tempo per la prima rete di Origi in maglia rossonera, con una sassata da fuori che si infila sotto l'incrocio, per la punizione di Ranocchia (prima rete in A) che fissa il 3-1 e per il porker firmato da Leao (84'). In campionato la missione aggancio al Napoli, anche se magari solo per una notte, è compiuta. Ora viene il difficile, viene la Champions, viene il momento della verità.
LE PAGELLE
Diaz 8 - Assolutamente sontuoso e decisivo come non mai. Indirizza la gara con due giocate straordinarie a conferma di uno stato di forma di alto livello. Da verificare le condizioni dopo l'infortunio che lo ha costretto a uscire: perderlo adesso sarebbe un peccato grande
Origi 7 - Ottima prova impreziosita dalla sassata del 3-0. Comincia a ritrovare condizione e si vede, perché ogni volta che parte mette in difficoltà Pablo Marì e tutta la difesa dei brianzoli. Suo anche l'assist per il 2-0 di Brahim
Tatarusanu 6,5 - Molto criticato, ingiustamente, da parte dei tifosi milanisti, mostra quasi sempre sicurezza. Forse non impeccabile in occasione della punizione-gol di Ranocchia, ma decisivo almeno in altre due occasioni
Sensi 6 - Non sempre lucidissimo, ma comunque centro di gravità prezioso del centrocampo di Palladino. Gioca moltissimi palloni riuscendo spesso a uscire dalla pressione milanista. Pericoloso con una conclusione da fuori, cala fino alla sostituzione con il passare dei minuti.
Mota 5 - Tra Tomori prima e Kjaer poi, non la vede praticamente mai. Molto lavoro sporco, ma niente di più.
De Ketelaere 5,5 - Entra al posto di Diaz e avrebbe l'occasione di mettere la sua prima firma in rossonero, ma sbaglia da due passi, segno di una condizione mentale, più che fisica, ancora rivedibile. Ha bisogno di sbloccarsi per dimostrare tutto il suo valore.
IL TABELLINO
MILAN-MONZA 4-1
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6,5; Dest 6 (1' st Kalulu 6), Kjaer 6 (25' st Gabbia 6), Tomori 6,5, Theo Hernandez 6,5; Bennacer 6,5, Pobega 5,5; Messias 6,5, Diaz 8 (8' st De Ketelaere 5,5), Rebic 6 (25' st Leao 6,5); Origi 7 (34' st Vranckx sv). A disp.: Mirante, Jungdal, Ballo Toure, Adli, Tonali, Giroud, Bakayoko, Thiaw, Krunic. All.: Pioli
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Antov 5, Pablo Marì 5, Caldirola 5 (10' st Carboni 6); Ciurria 6, Sensi 6 (21' st Warren 5,5), Barberis 5,5 (1' st Ranocchia 7), Carlos Augusto 6; Pessina 5,5, Caprari 5,5 (21' st Gytkjaer 5,5); Mota 5 (10' st Petagna 6). A disp.: Cragno, Sorrentino, Donati, Marlon, Machin, Valoti, Birindelli, Colpani, Bondo, D'Alessandro, Vignato. All.: Palladino
Arbitro: Marinelli
Marcatori: 16', 41' Brahim Diaz, 20 ' st Origi, 39' st Leao (Mi), 25' st Ranocchia (Mo)
Ammoniti: Origi (Mi), Warren (Mo)
Espulsi: -
Troppo Milan, poker al Monza
LE STATISTICHE
• Il Milan è imbattuto da otto derby lombardi in Serie A (6V, 2N), dopo aver perso quattro dei primi sette di questi match nella gestione Pioli (2V, 1N).
• Il Milan ha vinto sette delle ultime otto sfide contro squadre neopromosse in Serie A (1N), con un punteggio complessivo di 20-5 nel parziale.
• Il Monza è una delle tre squadre, con Real Madrid e Lorient, ad avere più di un giocatore a segno su punizione diretta in questa stagione nei big-5 campionati europei - Sensi e Filippo Ranocchia per i brianzoli.
• Per la prima volta nella gestione Palladino, il Monza ha subito più di una rete in una gara di Serie A.
• Rafael Leão ha preso parte a 23 gol (12 reti, 11 assist) da inizio 2022 in campionato, nessun giocatore ha fatto meglio di lui nel periodo in Serie A (23 anche Ciro Immobile).
• Brahim Díaz ha eguagliato la sua miglior stagione realizzativa in Serie A: quattro gol, come nel 2020/21; inoltre, ha già superato in nove presenze le reti dello scorso campionato in 31 gare (tre).
• Brahim Díaz è il terzo giocatore spagnolo riuscito a segnare una doppietta con il Milan in Serie A, dopo Suso (due) e Javi Moreno.
• Brahim Díaz con una doppietta è arrivato a 11 gol in Serie A; dopo aver realizzato le prime cinque reti in trasferta, ha messo a segno in casa cinque delle successive sei.
• Divock Origi non segnava un gol e forniva un assist nella stessa partita nei maggiori cinque campionati europei dal 5 novembre 2017, in Wolfsburg-Herta Berlino 3-3.
• Ante Rebic ha collezionato la sua 100ª partita con la maglia del Milan, considerando tutte le competizioni.