Vincenzo Italiano mastica amaro dopo l'incredibile sconfitta della sua Fiorentina contro l'Inter, maturata per un gol di Mkhitaryan all'ultimo minuto di recupero: "Non so neanche che dire, nel senso che penso all'ennesimo dubbio su un gol subito, dove c'era un mezzo fallo a favore nostro - le parole del tecnico a fine gara -. È l'ennesima volta. Questa volta a dieci secondi dalla fine e noi perdiamo. Il dispiacere è enorme, l'avevamo ribaltata e recuperata, era un premio per i ragazzi. Siamo dispiaciuti e rammaricati, perdiamo una partita che secondo me non meritavamo, ma andiamo avanti".
Al triplice fischio di Valeri è scoppiato un piccolo parapiglia in campo, con i giocatori della Fiorentina che protestavano per un fallo di Dzeko su Milenkovic all'inizio dell'azione del 3-4: "Quello è fallo - ha ribadito Italiano -. Nikola prende posizione, Dzeko gli tira anche la maglia Dzeko. Non è il primo fallo dubbio che ci costa punti, però ne prendiamo atto e andiamo avanti".
L'allenatore ha poi analizzato il momento delicato dei suoi: "In questo momento mettiamo a posto una situazione, come oggi che segnano tutti gli attaccanti, e invece perdiamo lucidità dietro, non riusciamo a essere equilibrati. Contro le grandi ci esaltiamo, contro le altre purtroppo caliamo di concentrazione. Abbiamo questo difetto, che ogni volta che concediamo subiamo gol. Secondo me stiamo crescendo, venivamo da una vittoria in Conference e da un pareggio, anche se a Lecce avremmo dovuto ottenere di più".
Nota lieta, il gol di Jovic: "Io credo che non fare gol per gli attaccanti sia il male peggiore. Loro vivono per quello e l'aggravante è che ne abbiamo sbagliati tantissimi. Esultanza polemica? Secondo me Luka è un ragazzo sensibile, è arrivato qui e voleva spaccare il mondo. È arrivato un po' in difficoltà, adesso sta crescendo. Se tutti hanno questa voglia possiamo venirne fuori, mi auguro che questi gol portino nuova linfa".