Sfida infinita o quasi tra gli uomini, dominio assoluto tra le donne. Menu completo, quello offerto da Bellagio Skyrace nella quarta domenica di ottobre. Ad otto giorni dal secondo posto nella Limonextreme, Jean-Baptiste Simukeka ha fatto un solo passo (ma quello che conta!) sul podio maschile, spuntandola nel poker di atleti che si sono contesi la vittoria. Da parte sua, Fabiola Conti ha bissato la vittoria di sabato 15 ottobre a Limone sul Garda, facendo gara solitaria ed aggiudicandosi a mani basse il successo tra le donne. Valida quale tappa finale (e decisiva) di Crazy Skirunning Italy Cup by FISky, l'ottava edizione dell'appuntamento di Bellagio ha incoronato un duo a trazione... integralmente orobica: Sergio Bonaldi (Pegarun ASD) e Daniela Rota, portacolori del Team La Sportiva.
Dal Benaco al Lario, da Limone sul Garda a Bellagio. Due skyraces "vista lago" in rapida sequenza per i "coridori del cielo" più in forma del momento e non solo per loro. Soddisfazione da parte di Nsc Bellagio Skyteam, a partire dal suo presidente Claudio Sancassani, per aver condotto in porto l’ottava edizione di Bellagio Skyrace, evento di respiro sempre più internazionale tra la perla del Triangolo Lariano ed il suo punto culminante: i 1680 metri di quota del Monte San Primo, ovviamente GPM (e giro di boa) della Skyrace da 28 chilometri (e 1850 metri di dislivello positivo) prova clou (con titolazione FISky, appunto) di una proposta che comprendeva anche la non meno impegnativa (perché più intensa) Half Skyrace da 14,5 chilometri e 940 metri di dislivello positivo.
Nonostante le forti piogge della notte che ha preceduto la gara, Nsc Bellagio Skyteam è stato in grado di proporre il percorso classico della propria skyrace. La cronaca di questa bella giornata di sport, che nebbia e meteo a tratti uggioso non hanno compromesso (rendendola oltretutto più impegnativa), racconta di una gara tiratissima (al maschile), che ha emesso il proprio verdetto soltanto nel pianeggiante tratto finale. Tutta un'altra storia invece per quanto riguarda la prova femminile. Unico punto di contatto, se vogliamo, la professione dei due vincitori Simukeka e Conti: toprunners con le stellette!
Le prime fasi di Bellagio Skyrace ottavo episodio sono state contraddistinte dalla fuga di un quartetto di top runners, formato dal ruandese Jean-Baptiste Simukeka (ufficiale dell'esercito del suo Paese) e dai nostri Luca Del Pero, Daniel Antonioli e Roberto Giacomotti. Tutti e quattroappunto reduci della già citata Limonextreme e già in quella occasione grandi protagonisti: tutti quanto nella top ten, anzi meglio: sul podio Simukeka e Del Pero (secondo e terzo alle spalle del vincitore Roberto Delorenzi), sesto e settimo Antonioli e Giacomotti.
Al GPM di Monte San Primo (dodicesimo chilometro di gara) Daniel Antonioli prende decisamente il comando delle operazioni, allungando di una trentina di secondi sui tre diretti rivali e covando il sogno di rinfrescare la sua vittoria nella prima edizione. Giù per la lunga e scivolosa discesa, Del Pero e Simukeka tentano e completano il riaggancio sull’alpino di Piani Resinelli, mentre perde terreno Giacomotti. Consapevoli della forza dei rispettivi avversari, i tre di testa provano alternativamente a giocare d’anticipo, ma nessuno riesce a prevalere. Solo negli ultimi metri di discesa, lungo la mulattiera che precede l’ingresso ai giardini di Villa Melzi d’Eril, avviene l’attacco decisivo. A sferrarlo è Simukeka. Antonioli e Del Pero non alzano ancora bandiera bianca ed il terzetto “brucia” in piena bagarre le ultime centinaia di metri di gara sulla passerella finale dei giardini, dichiarati Monumento Nazionale.
Simukeka riesce a mantenere il margine che gli consente di tagliare a braccia alzate il traguardo sul lungolago Europa. Il fuoriclasse ruandese di Orecchiella Garfagnana completa il percorso in due ore, 24 minuti e 31 secondi, staccando di sette secondi Del Pero (al suo esordio a Bellagio). Il portacolori dei Falchi Lecco/Team SCARPA vince la lunga volata per il secondo posto con Antonioli (suo compagno di squadra nel Team SCARPA), staccandolo di quattordici secondi, vale a dire il doppio di quelli che separano “Delpe” dalla vittoria.
Podio aperto da Simukeka (già vincitore a Bellagio nel 2018) e chiuso da Antonioli quindi nell’arco di ventuno soli secondi! Roberto Giacomotti e Sergio Bonaldi (che sigilla la vittoria di Crazy Skyrunning Italy Cup by FISky) completano la top five. Danilo Brambilla, Dario Rigonelli, Matteo Pozzi, Matteo Rodigari e Gabriele Alippi piombano sulla linea del traguardo bellagino in quest’ordine dalla sesta alla decima posizione.
Bellagio Skyrace apertissima al maschile, completamente blindata invece al femminile, almeno per quanto riguarda il pronostico della vigilia che - grazie al recentissimo successo di Limone, era tutto per la milanese Fabiola Conti e la responsabilizzava al massimo. Nemmeno la "distrazione" degli imminenti Mondiali di corsa in montagna e trail (in programma dal 3 al 6 novembre in Thailandia) ha rallentato la marcia dell'ufficiale (degli Alpini) Fabiola: tempo finale di due ore, 55 minuti ed otto secondi (undicesima posizione della classifica assoluta) e podio alto con la bellezza (per lei) di venti minuti e 22 secondi di vantaggio sulla outsider Anna Grignaschi, da parte sua brava a rintuzzare la sfida portatale da Elisa Pallini (ASD Pegarun), piombata sul traguardo un minuto e 17 secondi dopo Anna.
Appena fuori dal podio Daniela Rota che riscatta la giornata storta di Limone e mette al sicuro il successo finale di Coppa Italia FISky. Completano la top ten la britannica Lauren Woodwiss, la francese Clementine Ansel, Francesca Ceresa, Laura Chimienti, Irene Mantica e Valeria Colombo.
Valida come nona ed ultima tappa di Crazy Skyrunning Italy Cup sancito da FISky (Federazione Italiana Skyrunning), la prova di Bellagio ha laureato Sergio Bonaldi e Daniela Rota vincitori assoluti del circuito federale. Sebbene i pronostici dessero per favorito il campione uscente Luca Arrigoni (ASD Pegarun), al suo compagno di squadra e conterraneo Sergio Bonaldi è "clamorosamente" riuscita l'operazione-sorpasso: all'apice di una stagione per lui eccezionale, Bonaldi si è assicurato a Bellagio quei due punti necessari e sufficienti per mettere la freccia su Arrigoni: 434 punti a 432 lo score finale. Sul terzo gradino del podio (pari merito a quota 288) si sono invece stretti Luca Del Pero e Danilo Brambilla. Tra le donne invece vittoria praticamente già acquista prima ancora di raggiungere Bellagio per Daniela Rota, irraggiungibile da parte delle sue avversarie: a partire da Jenny Andreola (Sporting Club Livigno) e Patrizia Pensa (Team Pasturo) che hanno completato il podio finale femminile. Rota prima con 450 punti, Andreola seconda con 324, Pensa terza con 244.
Oltre alla prova-clou con titolazione tricolore, l'evento Bellagio SkyRace ha proposto anche la Mini SkyRace riservata ai ragazzi e la Half SkyRace da 14,5 chilometri di sviluppo e 940 metri di dislivello salita/discesa. Vittoria di Massimo De Bernardi in un'ora, 17 minuti e 12 secondi tra gli uomini, con due minuti e 17 secondi di vantaggio su Luca Lafranconi e due e 31 su Daniel Vinco. Tra le donne la spunta invece Irene Girola di OSA Valmadrera (un'ora, 33 minuti e 19 secondi, diciannovesima piazza della classifica assoluta). Secondo posto per Cristina Germozzi (ASD Pegarun) a due minuti e 24 secondi dalla vincitrice, terzo gradino del podio per Barbara Sangalli a quattro minuti e quindici secondi dalla vetta.