CORSA IN MONTAGNA

Trofeo Vanoni: vince la Francia al maschile, McCormack batte le beniamine local Sortini e Gaggi

Parterre come sempre di livello internazionale per il classico appuntamento autunnale nella cittadina alle porte della Valtellina

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© Maurizio Torri

Vanoni, basta la parola: Trofeo Vanoni, appuntamento irrinunciabile della corsa in montagna a livello internazionale, anzi mondiale. La sessantacinquesima edizione del superclassico autunnale ha tenuto fede alle attese della vigilia ed alla propria fama, con prestazioni di altissimo livello ed uno spettacolo sportivo che teme pochi confronti. La Francia ha rinnovato la propria tradizione vincente, spuntandola sul Dream Team italiano di SA Valchiese e sui Diavoli Rossi del GS CSI Morbegno. Campioni, anzi campionesse, local sul podio anche nella prova femminile: secondo e terzo posto per Elisa Sortini ed Alice Gaggi, precedute sul traguardo dalla fortissima Sarah McCormack, al secondo centro dopo quello di due anni fa.

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Francia ancora una volta sul gradino più alto del podio nella 65esima edizione del Trofeo Vanoni, il "Mondiale delle Foglie Morte" della corsa in montagna che - per gli uomini - si svolge lungo un anello ad alto tasso tecnico da sette chilometri e 250 metri, per un dislivello positivo di 435 metri con GPM in località Arzo, che ripercorre ampi tratti dell'antica Via Priula, storica strada di collegamento che univa la Valtellina alla Repubblica di Venezia (l'attuale provincia di Sondrio con quella di Bergamo), valicando al Passo San Marco lo spartiacque prealpino orobico.

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Schierato da coach Jean-Claude Louison, il terzetto transalpino (il Vanoni maschile si corre nel format della staffetta da tre elementi) fa saltare il banco nella "Città del Bitto" grazie a Quentin Meleux, Emmanuel Meyssat e Alexandre Fine. I transalpini sono subito partiti forte mettendo in chiaro le loro intenzioni, ma a fare davvero la differenza è stato il secondo frazionista Meyssat.

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Per lui migliore crono di giornata (29 minuti e 44 secondi) e strada spianata per il compagno di squadra Alexandre Fine che ha così potuto correre “in gestione”, di fatto replicando l’arrivo di dodici mesi fa a braccia alzate in Via Vanoni. Sul podio con i francesi (tempo finale un’ora, 31 minuti e 39 secondi) i campioni d’Italia del Valchiese (Luca Merli, Marco Filosi e Alberto Vender), autori di una strepitosa rimonta che li ha portati a 51 soli secondi dai vincitori. Sul gradino più basso del podio gli sloveni Miran Cvet, Klemen Spanring e Timotej Bacan, con il finishing time di un’ora, 34 minuti e cinque secondi.

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Sono rimasti imbattuti insomma sia il record individuale che appartiene ad Alex Baldaccini (28 minuti e 21 secondi), sia quello a squadre che porta la firma del trio "stellare" della Forestale composto da Marco Rinaldi, Emanuele Manzi e Marco De Gasperi (un'ora, 28 minuti e 55 secondi).

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La prova-clou della giornata, dopo il Mini Vanoni dei più giovani e la gara femminile (entrambe nel format individuale), è iniziata all'insegna della commozione e con un minuto di silenzio in ricordo di Giuliano Mazzoni, volontario del GS CSI Morbegno deceduto in mattinata a causa di un malore mentre risaliva la ripida ascesa della Via Priula. Con il dolore nel cuore per la perdita del proprio zio, il capitano dei “Diavoli Rossi” locali Marco Leoni ha dato la carica ai suoi giovani compagni di team Francesco Bongio e Diego Rossi, spronandoli verso il nono posto assoluto.

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Quasi un centinaio di atlete si sono presentate al via di un Vanoni femminile veramente di alto livello. Ad imporsi è stata - per la seconda volta - Sarah McCormack, già vincitrice nel 2020. È stato un testa a testa avvincente, quello tra la forte atleta irlandese e l’azzurra Elisa Sortini, andato in scena tra l’altro su un terreno di gara (cinque chilometri e 248 metri D+) particolarmente impegnativo. Gli scrosci di pioggia ad intermittenza hanno reso ancora più viscida la salita e insidiosa la discesa. Dopo il taglio del nastro da parte del presidente del GS CSI Morbegno e del sindaco Alberto Gavazzi, sono state subito la detentrice del record Sarah McCormack e l’azzurra Elisa Sortini (Atletica Alta Valtellina) a fare selezione, scollinando al GPM in cima al Dosso con un minuto di vantaggio sulla beniamina di casa Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) e la slovena Lucija Krkoc.

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Come per la gara maschile, anche il Vanoni in rosa si è deciso in discesa: una costante di questa gara, a maggior ragione in condizioni di equilibrio precario, quando chi sa rischiare ha ottime chances di cambiare marcia rispetto alla concorrenza. Nella picchiata verso il traguardo di Morbegno infatti Sarah ed Elisa hanno pigiato ancora di più sull’acceleratore. A metà della discesa la ragazza di Talamona (paese confinante con Morbegno) ha tentato il tutto per tutto, consapevole che sul tratto pianeggiante finale lungo Via Vanoni avrebbe poi avuto poche chances di prevalere sulla collega ed amica irlandese.  Davanti al pubblico di casa, Elisa ha quindi preso il comando al Tempietto ma è poi stata McCormack a rilanciare, dare fondo alle energie rimaste e presentarsi per prima sul red carpet degli ultimi metri di gara, tagliando per prima il traguardo con l’ottimo tempo di 21 minuti e 22 secondi, per quello che è il quarto miglior tempo assoluto nella storia della gara femminile, che l'anno prossimo festeggerà i primi quarant'anni della sua storia.

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Piazza d’onore per Sortini che - staccata di soli dieci secondi - firma con 21 minuti e 32 secondi appunto il suo personale best nel Vanoni. A completare il podio l’altra beniamina di casa (e collega di Nazionale) Alice Gaggi - portacolori di La Recastello Radici Group nonché atleta di punta dei Brooks Trail Runners - che non è riuscita a restare agganciata al “treno” delle prime due, ma ha comunque dato il massimo, chiudendo la sua prova in 22 minuti e 54 secondi. Completano la top five femminile la slovena Krkoc (23 minuti e 12 secondi) e - quaranta secondi dopo - Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group). Da segnalare anche il sesto posto di Martina Bilora (GEFO K-Team).

© Maurizio Torri

Chiudiamo con il Mini Vanoni che ha aperto la giornata di gare a Morbegno. Il settore giovanile della Polisportiva Albosaggia (alle porte del capoluogo Sondrio) conquista il gradino più alto del podio societario. Un riconoscimento importante per un sodalizio famoso nel mondo dello scialpinismo, che negli ultimi anni è però divenuto un punto di riferimento a Sondrio e nel mandamento. Più di trecento atleti under 18 al via della prova riservata al settore giovanile che fa da antipasto alle main races del Trofeo Vanoni.

Tante le sfide, a partire dalla categoria Esordienti (a più numerosa) che tra maschile e femminile conta un centinaio di mini-atleti al via. Nella gara in rosa la più veloce è stata Martina Ragni (Atletica Alto Lario) davanti alla compagna di squadra Basma Khalis e adA nna Battaglia (GS Chiuro). Nel maschile, imprendibile il campione nazionale CSI di corsa su strada e campestre Giuseppe Tirinzoni (GP Talamona), che sale sul gradino più alto podio in compagnia di Ben Bordoli (GS CSI Morbegno) e Nicolò Vavassori (GP Valchiavenna).

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Nelle Ragazze allo sprint Matilde Paggi (GP Valchiavenna) si porta a casa la vittoria davanti a Sofia Piazza (Atletica Lecco), bronzo per Caterina Vavassori (GP Valchiavenna). Nei Ragazzi è ancora GP Valchiavenna con Gabriele Scaramella più veloce di Marco Fazzini (Premana) ed Edoardo Corradini (Polisportiva Albosaggia). Tra le Cadette sorride ancora il presidente Alessandro Paggi per la vittoria di Noemi Gini (GP Valchiavenna), seguita da Camilla Bonariva (US Malonno) e Tabatha Spini (GP Talamona). Per i Cadetti la gara arriva fino al Tempietto e si gareggia con le Allieve. Oscar Luigi Pomoni (Premana) non lascia scampo al campione regionale di corsa in montagna Filippo Bertazzini  (Albosaggia) ed al compagno di squadra Francesco Gianola. Tra le Allieve, bravissima Alessia Pozzi (GSD Genzianella) che lascia i restanti gradini del podio ad Elisa Peverelli (AG Media Sport) e Silvia Boscacci (Albosaggia). A chiudere il programma la gara Allievi: quella più lunga di 2465 metri e 130 metri di dislivello. Missione compiuta per il campione italiano di corsa in montagna a staffetta Erik Canovi (Albosaggia), mentre per il secondo e terzo posto emozionante sprint tra Giulio Mascheri (US Derviese) e Samul Zanaboni (Atletica Alta Valtellina), con quest’ultimo che la spunta per soli cinque decimi.

Come anticipato sopra, la Targa Monsignor Danieli-Battaglion Morbegno, triennale non consecutivo dono del Gruppo Alpini di Morbegno, va all’agguerrito squadrone della Polisportiva Albosaggia, imbattibile con 1252 punti. Secondo posto per AS Premana (911 punti) e bronzo per i Diavoli Rossi del GS CSI Morbegno (890 punti).

© Maurizio Torri
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