La partita più importante è sempre la prossima. Quante volte abbiamo ascoltato questa frase? Tante, sicuramente troppe. Eppure, retorica o meno, stavolta è quanto mai calzante. Sì, la partita contro il Viktoria Plzen è la più importante per l'Inter, non ci sono dubbi. Alzi la mano chi un mese fa avrebbe infatti mai scommesso sul fatto che i nerazzurri potessero giocarsi il passaggio agli ottavi di Champions addirittura alla penultima partita del girone. E quale girone, poi, quello che con Bayern e Barcellona il giorno stesso del sorteggio era stato bollato come impossibile: "Certo, sapevamo che non eravamo stati fortunati - ha dichiarato Inzaghi a Sky alla vigilia della partita - e ora ci giochiamo il passaggio con novanta minuti di anticipo: ma è chiaro che ancora non abbiamo fatto nulla, giochiamo contro una squadra che sta dominando il suo campionato, per noi è una grande occasione che non vogliamo fallire". E Inzaghi sa bene come si faccia a non fallire l'obiettivo, già un anno fa contro lo Shakhtar la sua Inter ha saputo centrare la qualificazione anzitempo: "Non abbiamo paura di cadere in trappola, siamo concentrati e consapevoli. La scorsa stagione abbiamo sfruttato una occasione analoga, adesso dobbiamo sfruttare quest'altra chance sapendo che raggiungere il traguardo sarebbe importantissimo per tutti: squadra, società, tifosi". E ad aiutare la squadra domani sera ci sarà anche Lukaku: "Sì, se oggi si allenerà come nei giorni scorsi sarà con noi. E con lui anche Gagliardini. Per Brozovic serve ancora del tempo, vediamo se possiamo averlo con la Samp".
LA CONFERENZA DI INZAGHI ALLA VIGILIA DEL VIKTORIA PLZEN
Buongiorno mister. Quanto sarebbe importante per lei, per la squadra, per il club e per i tifosi centrare gli ottavi?
"Sappiamo che finora abbiamo fatto quattro partite nel migliore dei modi, ma questa che arriva è una finalissima. Siamo in un girone molto più difficile dell'anno scorso. Sappiamo che ci serve raggiungere la qualificazione domani perché a Monaco contro il Bayern sarebbe molto complicata". "
Lukaku verrà finalmente convocato?
"Se conferma l'allenamento degli ultimi giorni verrà convocato. Sta lavorando con entusiasmo e voglia. E' in netta ripresa ed è importantissimo per noi. Una grave perdita per due mesi, ma in questo periodo a livello offensivo abbiamo sempre fatto bene, anche se si può sempre migliorare. Con lui speriamo di farlo ulteriormente".
C'è una differenza netta tra la difesa in casa in trasferta. Cosa cambia?
"Un'osservazione giusta: c'è differenza tra casa e trasferta ma l'anno scorso non c'era. Dovremmo essere bravi a lavorare sapendo che i gol presi sono diversi. Avevamo reagito anche discretamente all'1-2 della Fiorentina, lì ha fatto un gran gol Ikoné. Il terzo gol invece non devi concederlo, una squadra come la nostra non può concederlo".
La qualificazione si lega al rinnovo di Skriniar. Quanto è importante che la situazione si risolva?
"Ho la fortuna di avere dirigenti bravissimi che ci stanno pensando. Il pensiero va anche ad altri giocatori nella stessa situazione. Spero si possa risolvere tutto velocemente fermo restando che Skriniar è in netta crescita dopo un brutto infortunio in estate. E' in netta crescita come tutta la squadra, ma dobbiamo continuare su questa strada. Per il contratto, so già che i dirigenti sono bravi e sono al lavoro per risolvere la situazione".
Si riconosce un merito in questa crescita della squadra?
"Noi allenatori siamo giudicati per i risultati. Nella mia testa adesso c'è la partita di domani. E' il primo obiettivo della stagione, Speriamo di regalare questa soddisfazione a noi, ai tifosi e alla società. Sappiamo quanto abbiamo lavorato, ci manca l'ultimo passo e la squadra forte deve venire fuori".
Come vede i giocatori che si stanno avvicinando al Mondiale?
"Li vedo sereni. Avremo sette giocatori che vanno al Mondiale. Domani recuperiamo Lukaku, non abbiamo ancora Brozovic. Gli altri cinque pensano all'Inter perché sanno di dover fare qui le prestazioni migliori prima di andare al Mondiale".