Nel giorno dell'assemblea dei soci dell'Inter, in cui inevitabilmente verrà toccato anche il tema della possibile cessione della società, torna alla ribalta una causa intentata da un gruppo di banche cinesi, capeggiate da China Construction Bank, presso il tribunale di Milano contro la famiglia Zhang. Secondo quanto scritto da La Repubblica, le banche reclamano 257 milioni di dollari (praticamente la stessa cifra in euro) in prestiti e obbligazioni non onorati: l'udienza, inizialmente prevista il prossima 14 novembre, è slittata all'8 marzo 2023.
Tra le altre cose, i creditori chiedono l'annullamento della delibera del Consiglio di Amministrazione dell'Inter in cui Steven Zhang aveva rinunciato agli emolumenti da presidente (914.000 euro secondo il perito dell'accusa) "per mantenere lo status quo di nullatenente, sebbene conduca una vita più che agiata, guidando veicoli lussuosissimi, indossando orologi di grande valore e festeggiando in locali esclusivi".
Se il gruppo di banche vincesse la causa contro la famiglia Zhang, quest'ultima avrebbe pochi margini di guadagno anche riuscendo a vendere l'Inter per 1,2 miliardi di euro.