In casa Juve si lavora alle prossime mosse dopo la chiusura delle indagini dell'inchiesta Prisma che vede coinvolta la società bianconera con le accuse di plusvalenze fittizie, false comunicazioni sociali e alterazione dei bilanci. Il legali del club, Marco Bellacosa e Davide Sangiorgio, hanno avviato lo studio dei documenti prodotti dalla Procura di Torino e iniziato a preparare la strategia difensiva, le cui ragioni dovranno essere esposte entro venti giorni a partire da lunedì scorso.
Per prima cosa gli avvocati della Juventus dovranno scegliere non solo i contenuti delle controdeduzioni alle accuse mosse, ma anche come agire per difendere l'operato e gli interessi del club bianconero. Ovvero se chiedere di essere ascoltati con conseguente verbalizzazione dell'incontro o depositare una memoria difensiva scritta. Al momento non è stato ancora definito nulla in questo senso, ma l'impressione è che la seconda via sia la più percorribile.
Dunque sotto con l'analisi delle accuse e delle carte prodotte dal pool formato dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pubblici ministeri Mario Bendoni e Ciro Santoriello e poi con le relative contromosse da preparare nei prossimi mesi. Per quanto riguarda le scadenze e le prossime tappe del caso, del resto, i tempi dovrebbero essere abbastanza lunghi visto che a Torino in Procura esiste una coda processuale non trascurabile. Secondo quanto riporta Tuttosport, la seduta davanti al Giudice dell'udienza preliminare potrebbe essere fissata tra febbraio e marzo, mentre in caso di rinvio a giudizio per gli imputati, il processo di primo grado dovrebbe poi iniziare ipoteticamente a cavallo dell'estate. Una partita sicuramente dura e lunghissima da giocare per la Juve.