Finisce 2-1 Milan-Fiorentina, match valido per la 15esima giornata di Serie A. I rossoneri partono a razzo e la sbloccano dopo 2' con Leao, poi calano d'intensità e al 28' vengono raggiunti dalla zampata di Barak. Nella ripresa i padroni di casa crescono, ma faticano a creare occasioni davvero pericolose e il match si mantiene in equilibrio fino al 92', quando un autogol di Milenkovic affonda la Viola e regala i 3 punti alla squadra di Pioli, che va alla sosta restando a -8 dal Napoli capolista.
LA PARTITA
Con qualche sofferenza e una buona dose di fortuna il Milan si mette così alle spalle il passaggio a vuoto di Cremona e limita i danni in vista del lungo stop per i Mondiali, garantendosi il secondo posto in classifica almeno fino a gennaio. La Fiorentina cade dopo tre vittorie consecutive e lo fa nella maniera più beffarda possibile, anche se Italiano si può consolare con un'altra prova gagliarda.
Il Milan parte a 1000 all'ora e dopo 2' è già avanti: splendida sponda di Giroud per Leao, che apre in due la difesa viola e trafigge Terracciano con un destro piazzato. Gli ospiti reagiscono immediatamente, prima impegnano Tatarusanu con Cabral, poi si disperano per un palo centrato in pieno da Biraghi, servito sulla corsa da Barak. Il Milan sembra un po' in confusione, fatica a imbastire nuove azioni offensive e subisce il gioco degli avversari, che al 28' trovano il meritato pareggio: bell'affondo di Ikone sulla destra, pallone per Barak che in qualche modo si gira, calcia e trova la deviazione decisiva di Thiaw infilando l'1-1 sotto la pancia di Tatarusanu. Il match è molto ruvido, fisicamente intenso, ma anche molto spezzettato. Il Milan ha un paio di sussulti nel finale di frazione e al 45' va vicinissimo al 2-1 con un inserimento di Diaz, ma il pallonetto dello spagnolo è allontanato da Venuti a pochi centimetri dalla linea di porta.
La squadra di Pioli riparte forte a inizio ripresa e dopo 5' va ancora a un passo dal raddoppio, ma la zampata di Giroud trova la risposta d'istinto di Terracciano che salva i suoi. Pioli prova a tenere il piede sull'acceleratore inserendo Origi e Dest al posto di Diaz e Thiaw per aumentare il peso offensivo della sua squadra. Italiano risponde con Duncan e Jovic, che al 70' crea i presupposti per il quasi autogol di Kalulu, sulla cui deviazione deve impegnarsi Tatarusanu. La partita si regge su un equilibrio delicato, anche se è sempre il Milan a spingere di più: al 72' Giroud va vicino al super gol in sforbiciata, ma colpisce in maniera troppo sporca e il pallone si spegne sul fondo. Al 78' la chance più clamorosa capita sul destro di Leao, che dal cuore dell'area, completamente solo, spara in curva. Nessuna delle due squadre sembra disposta ad arrendersi e all'89' è la Fiorentina ad assaporare il clamoroso ribaltone, ma Tomori cancella la conclusione a botta sicura di Ikoné quasi sulla linea di porta. Il pareggio sembra il risultato più scontato, ma al 92' avviene l'imponderabile: sul cross di Vranckx esce a vuoto Terracciano, ostacolato anche dallo stacco di Rebic, il pallone rimbalza, colpisce Milenkovic e si insacca nella porta rimasta sguarnita. Check del Var tra le mille proteste dei viola per fallo sul portiere, ma Sozza convalida e San Siro può esultare.
LE PAGELLE
Leao 6,5 - Sblocca la partita con un gran gol dei suoi dopo 2' di gioco e fino all'ultimo resta di gran lunga il giocatore più attivo e più pericoloso sul fronte offensivo. Pesa sul suo giudizio il gol che si mangia a un quarto d'ora dalla fine, per sua fortuna non decisivo ai fini del risultato.
Diaz 5,5 - Un paio di spunti interessanti, ma anche lunghi momenti in cui galleggia tra le linee senza trovare il pallone e sparendo un po' dalla partita. Non abbastanza per strappare una sufficienza.
Dest 6,5 - Grande impatto dalla panchina: tanta spinta sulla destra e molti inserimenti anche centrali. Fa in modo che in pericoli non arrivino solo dalla parte di Theo.
Barak 6,5 - Scelto come titolare in extremis per il ko di Bonaventura disputa una grande prova sfruttando soprattutto le sue capacità di inserimento e trovando il gol del momentaneo pareggio.
Ikone 6,5 - Tanta spinta, tanta pressione alla retroguardia avversaria. Gli manca solo un po' di precisione in fase realizzativa.
Cabral 5 - Si vede solo dopo pochi minuti con una conclusione ravvicinata murata da Tatarusanu, poi tanto movimento ma poca sostanza.
IL TABELLINO
Milan-Fiorentina 2-1
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Kalulu 6, Thiaw 6 (11' st Dest 6,5), Tomori 6,5, Hernandez 6,5; Tonali 6 (40' st Rebic sv), Bennacer 6; Diaz 5,5 (11' st Origi 5), Krunic 5 (30' st Vranckx 6,5), Leao 6,5; Giroud 6.
Allenatore: Pioli 6
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano 5,5; Dodo 6 (18' Venuti 6,5), Milenkovic 5,5, Igor 6,5, Biraghi 6; Amrabat 6,5, Mandragora 6 (21' st Duncan 6); Ikoné 6,5, Barak 6,5 (30' st Terzic 6), Saponara 6 (30' st Kouame 6); Cabral 5 (21' st Jovic 5,5).
Allenatore: Italiano 6
Arbitro: Sozza
Marcatori: 2' Leao (M), 28' Barak (F), 90'+2 aut. Milenkovic (M)
Ammoniti: Diaz (M), Barak (F), Saponara (F), Mandragora (F), Jovic (F)
Espulsi: -
Milan-Fiorentina, le immagini del match
LE STATISTICHE
• L’ultimo autogol al 90° in Serie A prima di oggi era stato di Venuti contro il Milan, il 20/11/2021.
• Rafael Leão è il quarto giocatore con più di cinque reti in almeno quattro stagioni di fila in Serie A con il Milan nell’era dei tre punti a vittoria, dopo George Weah, Kaká e Alexandre Pato.
• Il Milan ha vinto 10 delle ultime 11 partite casalinghe in Serie A, unica sconfitta il 18 settembre contro il Napoli.
• Cinque dei sei gol di Rafael Leão in questo campionato sono arrivati in gare casalinghe.
• Due delle ultime quattro reti segnate dal Milan nei primi due minuti di gioco in Serie A portano la firma di Rafael Leão: quella di oggi e quella del 20 dicembre 2020 contro il Sassuolo.
• Antonín Barak ha segnato un gol in ciascuna delle sue ultime tre sfide contro il Milan al Meazza in Serie A.
• Antonin Barak ha segnato tre gol contro il Milan in Serie A, solo contro il Sassuolo (quattro) ha fatto meglio.
• La Fiorentina ha segnato nelle ultime quattro trasferte di Serie A, dopo che aveva mancato il gol in tre delle precedenti quattro.