In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del Team Principal della Scuderia, Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento.
Attesa ma soprattutto scontata, la smentita ufficiale alle voci che si erano sparse nella tarda mattinata di martedì 15 novembre è puntualmente arrivata e riconferma Mattia Binotto nel ruolo di Team Principal, alla vigilia o quasi del GP di Abu Dhabi che chiude un Mondiale che per la Ferrari stessa era iniziato in modo brillante, esattamente otto mesi prima (da domenica 20 marzo e domenica 20 novembre) con la doppietta rossa di Charles Leclerc e Carlos Sainz in Bahrain, straordinaria premessa e promessa, destinata però a spegnersi progressivamente, con la rimonta della Red Bull (campione del mondo piloti e costruttori) ed il recentissimo sorpasso alle Rosse anche da parte della Mercedes (in pista, non nella classifica Costruttori), con la doppietta delle Frecce d'Argento a San Paolo del Brasile. In mezzo, un trend ferratista rosso in tutti i sensi. Dopo il bis di Leclerc in Australia ma soprattutto dopo il rilancio d'inizio estate (vittorie consecutive di Sainz e Leclerc a Silverstone ed in Austria) la candidatura Ferrari sarebbe tramonta a causa di errori di strategia, scelte controverse ed imperdonabili problemi di comunicazione interna.
Preso atto della doverosa precisazione from Maranello, la possibilità che i vertici Ferrari diano nel corso del prossimo inverno una svolta alla gestione nel proprio impegno nel Mondiale resta molto attuale. Detto questo, potrebbe essere davvero Fredric Vasseur (il nome circolato con insistenza) il profilo ideale per provare a portare le Rosse dal livello attuale - comunque elevato - al coronamento della missione-titolo?
Vale la pena conoscere meglio il 54enne manager francese che - in Formula Uno dal 2016 come Team Principal Renault e dalla stagione seguente con identico ruolo nel team Alfa Romeo Sauber - può vantare una lunghissima militanza nel motorsport, passata attraverso esperienze (spesso vincenti) nelle categorie minori, o per meglio dire nelle "ladder series" che preparano piloti, squadre, manager ed ingegneri al grande salto. Quello che Vasseur, dirigente sportivo dal pugno di ferro, ha compiuto appunto sei anni fa passando tra l'altro per la Formula E e la GP2, guidando conquista del titolo della formula cadetta Nico Rosberg nel 2005 e Lewis Hamilton nel 2006.
Alla dura scuola di Vasseur è però passato anche... Charles Leclerc, che la Ferrari mandò nel 2018 a farsi le ossa nel proprio nel team italo-elvetico, per poi promuoverlo al volante delle Rosse al termine della sua stagione d'esordio.