Il Mancio compone e ricompone formazioni e sistemi di gioco per capire la strada giusta per il futuro. L'Italia campione europea nel 2021 è ormai un ricordo e bisogna inventarsi qualcosa. Perlomeno ora c'è una certezza: sulla sinistra la nazionale ha trovato un giocatore capace di fare la differenza. Vincenzo Grifo, italiano di Germania, può benissimo raccogliere l'eredità di Insigne, un giocatore chiave del recente passato.
Difficile non accorgersi di Grifo in un momento come questo. In Germania sta contribuendo a trascinare il Friburgo al secondo posto, dietro al Bayern, con prestazioni super che, al momento, gli hanno permesso di arrivare a quota nove gol e due assist dall'inizio della stagione. Christian Streich, l'allenatore che lo sta valorizzando in Budesliga, lo fa giocare sulla parte sinistra dell'attacco, nel 3-4-3 o nel 4-2-3-1 di inizio stagione. Una posizione, insomma, non dissimile da quella con cui è stato schierato contro l'Albania.
La sua mobilità gli permette di leggere perfettamente le situazioni, rientrando a centrocampo, sia nel mezzo spazio che nella posizione di mezzala, cercando scambi stretti o liberando la zona per le sovrapposizioni esterne. Da lì può puntare la porta trovandola spesso, come dimostrano i due gol e la traversa colpita contro l'Albania, a cui va aggiunto un assist. E' evidente che, avere al proprio fianco un giocatore associativo come Raspadori, consente alla manovra azzurra di sviluppare giocate che vengono spontanee tra attaccanti con queste caratteristiche (uno esce l'altro entra, uno arretra l'altro si inserisce, uno si allarga l'altro taglia verso il centro). Le armi a disposizione del ct, insomma, non mancano e le possibilità di tornare al più presto ad alti livelli sono intatte. A cominciare dalle qualificazioni al prossimo Europeo e dalla fase finale della Nations League, i due prossimi appuntamenti azzurri.