Timothy Weah, che questa sera ha debuttato ai Mondiali con la maglia degli Stati Uniti, è andato subito a segno contro il Galles. Un gol che ha un grande significato anche per papà George, ex attaccante del Milan e ora Presidente della Liberia, che quel sogno non ebbe mai modo di vederlo realizzato. Pallone d'Oro nel 1995, Weah Sr giocava in una nazionale troppo piccola e scarsa per poter ambire al palcoscenico della Coppa del Mondo. La bella rete di Tim non è bastata a far vincere gli Usa, ma è servita a rendere ancora più orgoglioso l'illustre padre.
"Sono contento di aver segnato nella prima partita di questo Mondiale, ma avrei preferito realizzare un gol decisivo per la vittoria della squadra - ha commentato Weah ai microfoni della Rai dopo il pareggio col Galles -. Adesso dobbiamo subito tornare ad allenarci per arrivare pronti al prossimo impegno".
Weah Jr, nato a Brooklyn nel 2000 e in possesso di quattro passaporti, è cresciuto calcisticamente fra gli Stati Uniti e il Paris Saint Germain (dal 2014 fino al debutto in Ligue 1 il 3 marzo del 2018). In seguito è passato al Celtic e quindi al Lille. Il suo debutto in Nazionale risale al marzo 2018, quando divenne il primo 2000 a giocare con gli USA. Il primo passo verso il Mondiale e questa serata da favola.
Una gioia da condividere con il padre, che di soddisfazioni nella sua lunga carriera se ne è tolte parecchie. George ha vinto in Italia, Inghilterra e Francia, ha portato a casa il Pallone d'Oro nel 1995 ed è stato per tre volte il calciatore africano dell'anno. L'unico neo, per l'appunto, non aver mai disputato un Mondiale. Da stasera, però, un altro Weah è entrato di diritto nella storia del calcio.