Il Belgio non potrà sfoggiare il messaggio d’amore universale "Love" che era stato cucito all’altezza del collo nella maglia da trasferta che ha portato ai Mondiali in Qatar. La Fifa, dopo il divieto relativo alla fascia da capitano arcobaleno, ha imposto questa ulteriore restrizione ai Diavoli Rossi sul kit-away presentato a settembre in partnership con Adidas e Tomorrowland. "Ci hanno detto che la scritta "Love" deve sparire dalla nostra maglia" le parole di Peter Bossaert, capo della Federazione belga, in un’intervista rilasciata al quotidiano locale Nieuwsblad.
Prima la fascia, ora anche la maglietta del Belgio, senza contare tifosi e giornalisti a cui è stato vietato l'ingresso solo perché indossavano abiti o cappelli con l'arcobaleno. La Fifa, dunque, ha vinto con la forza il braccio di ferro con le nazionali europee intenzionate a protestare contro gli stereotipi e la criminalizzazione dell'omosessualità in Qatar attraverso il simbolo di inclusività rappresentato dai colori dell'arcobaleno. D'altronde il ragionamento della massima federazione calcistica appare chiaro: davanti a un guadagno stimato di 6 miliardi di dollari, i diritti umani per una ventina di giorni possono anche essere accantonati davanti al Dio denaro.