Il Consiglio di amministrazione della Juventus, compreso il presidente Andrea Agnelli, si è dimesso. Nel consiglio straordinario della società bianconera tenutosi alla Continassa, il numero uno bianconero ha presentato le proprie dimissioni insieme al suo vice Pavel Nedved, l'ad Maurizio Arrivabene e gli altri membri del Consiglio. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato. Decisive, secondo le prime ricostruzioni, le contestazioni della Consob sulle plusvalenze.
Il coinvolgimento nell'indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l'accusa di falso in bilancio, con tanto di contestazioni della Consob che hanno costretto la società a rivedere il progetto di bilancio facendo slittare due volte l'assemblea degli azionisti, hanno portato al passo indietro unanime.
Secondo le prime ricostruzioni, le dimissioni del CdA della Juventus sarebbero legate a nuovi sviluppi delle indagini della Procura di Torino e la decisione, sempre usando i condizionali, sarebbe stata già nota agli ambienti giudiziari.
Nei 12 anni di presidente Andrea Agnelli, iniziata nel maggio 2010, la Juventus ha dominato in Italia conquistando anche la striscia record di nove scudetti consecutivi con Conte, Allegri e Sarri in panchina e portando in Italia campioni come Pogba, Tevez e Cristiano Ronaldo tra gli altri.
UN ESTRATTO DEL COMUNICATO DELLA JUVENTUS
"I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi" si legge. "A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vice- presidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato".