È Gianluca Ferrero, commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società, l'uomo che Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus, indicherà come presidente della società bianconera. Ferrero - spiega Exor - possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l'incarico. Exor comunicherà la lista completa dei candidati per il rinnovo del cda entro i termini di legge, cioè 25 giorni prima dell'assemblea del 18 gennaio.
E' questa la grande novità di giornata all'indomani del terremoto che ieri ha colpito il mondo bianconero. L'era Andrea Agnelli è finita, dodici lunghi anni della storia della Juve che si sono chiusi con le dimissioni del presidente e di tutto il Cda bianconero. Ora se ne aprirà dunque un'altra che vedrà Gianluca Ferrero come nuove presidente. Resta in carica per il momento, per garantire lo svolgimento dell'attività quotidiana, l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene: fino all'assemblea dei soci convocata il 18 gennaio si prosegue in regime di prorogatio. La proprietà ha nominato intanto Maurizio Scanavino, uomo di fiducia della Exor, legatissimo a John Elkann e attualmente amministratore delegato di Gedi, nuovo direttore generale. Il prossimo 27 dicembre si terrà poi l'assemblea dei soci per prendere visione del nuovo bilancio riscritto recependo i rilievi presentati dalla Consob. Insomma, un terremoto solo in parte sorprendente figlio dell'Inchiesta Prisma della Procura di Torino, che fotografa la gravità della situazione che sta vivendo il club bianconero. In questi due mesi prenderà così corpo la nuova Juve di John Elkann che dovrà fronteggiare in primo luogo la bufera giudiziaria con l'ormai atteso rinvio a giudizio, la cui comunicazione da parte degli inquirenti torinesi è atteso a breve. Le ipotesi di reato riguardano il falso in bilancio per gli esercizi 2019, 2020 e 2021, le false comunicazioni al mercato nonché l'ostacolo all'esercizio dell'autorità di vigilanza sulle società quotate in Borsa, la Consob appunto. Il tutto a fronte di indagini che hanno riguardato il capitolo plusvalenze, le manovre sugli stipendi "dilazionati" nelle annate contrassegnate dalla pandemia Covid e presunte fatturazioni per compensi ad agenti di giocatori juventini.
Il futuro verrà delineato come detto nei prossimi due mesi. Di certo c'è che la parte sportiva è saldamente nelle mani del ds Federico Cherubini e del tecnico Max Allegri (i due non a caso ieri sera hanno cenato assieme): la situazione è tale che tutto lascia presagire per una gestione ordinaria anche del mercato: a gennaio, insomma, niente investimenti, al massimo operazioni uno-su-uno, un giocatore esce e uno entra. Va escluso ora che la Exor possa decidere di immettere nuovi capitali in un frangente come questo. Sotto il profilo societario, al di là dell'indicazione del nuovo presidente, tutto porta a pensare a un prossimo Cda molto "tecnico", capace di fronteggiare la tempesta societaria. L'uomo forte in questi due mesi è come detto Maurizio Scanavino. Il desiderio di gran parte dei tifosi bianconeri sarebbe però quello di rivedere in società anche juventini doc: a tal proposito le voci riguardanti Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini in veste di presidenti onorari si sono moltiplicate nelle ultime ore. E, giusto a onor di cronaca, proprio Del Piero ha parlato della situazione attuale ai microfono di BeIn Sports: "È una cosa triste perché sono tutti miei amici: da Andrea Agnelli a Pavel Nedved" ha commentato Alex riferendosi alle dimissioni del Cda. "Tutte persone con cui ho condiviso momenti molto belli. Li ho visti anche di recente. È incredibile che una squadra storica come la Juventus viva questi momenti di alti e bassi che sono iniziati nel 2006 con la serie B, ma poi ci sono stati i 9 scudetti di fila. Sono molto dispiaciuto per la situazione". Una situazione delicata, controversa e complicata ora nella mani di John Elkann: sarà lui a disegnare la Juve che verrà.