L'inchiesta che riguarda la Juventus si ingrossa col passare dei giorni. Sono spuntate nuove ombre su alcune operazioni della società bianconera finite nel mirino della Procura di Torino, con altri contratti nascosti e debiti fuori bilancio che stanno aggravando la situazione. Le dimissioni in blocco del CdA della Juventus sono arrivate con un bilancio non ancora approvato e un extradebito trovato di almeno 34 milioni di euro su cui i pm si stanno concentrando.
Un esempio sono i 7 milioni di euro con l'Atalanta che non sono mai stati messi a bilancio e che l'ad Maurizio Arrivabene, in una intercettazione, conferma di conoscere: "Sappiamo quanto dobbiamo all'Atalanta". Un debito non ufficialmente conosciuto, ma che dovrebbe scaturire dall'affare Romero-Demiral prima che l'argentino fosse venduto dai bergamaschi al Tottenham per 50 milioni di euro. Anche l'affare Kulusevski è nel mirino della Guardia di Finanza.
Non è tutto. Sulla base della carta che doveva "rimanere segreta" firmata con Cristiano Ronaldo, l'attaccante portoghese dovrebbe riavere dalla Juventus 19 milioni di euro. Una cifra alta a cui nessuno è disposto a rinunciare, nemmeno CR7 che è pronto a battere cassa.
Gli investigatori, infine, hanno scoperto anche altri accordi segreti, mai depositati in Lega, sulla cessione di calciatori con diritto di riacquisto, come nel caso di Cerri con il Cagliari che fruttò 8 milioni di euro di plusvalenza subito a bilancio, dandone beneficio. L'opzione di riacquisto però rendeva ipotetico quel guadagno e quindi da contabilizzare in un altro modo. Operazioni di cui sindaci e revisori si sono detti all'oscuro.