Dicembre è il mese delle feste e per iniziarle con un exploit destinato a durare a lungo (fino alla prossima estate) il team organizzatore di CMUR Cervino Ultra Matterhorn Race propone un posto al via della seconda edizione - riveduta e corretta - della prova da 173 chilometri e 12mila metri di dislivello positivo, in programma intorno al Cervino nella seconda metà nel quarto weekend del prossimo mese di luglio. Iscrizioni aperte da giovedì 1. dicembre! Occorre fare presto ed avere le idee chiare, perché sono tanti gli eventi in programma nei mesi estivi che “aprono” in questo periodo la campagna-iscrizioni. Rapidi e lucidi: proprio come servirà poi dimostrarsi quando il pettorale passerà dal formato digitale a quello reale, variamente spillato addosso e perfettamente liscio… ma solo per poco!
Breuil-Cervinia è pronta ad aprire le piste del versante italiano e ad accogliere gli amanti dello sci e dello snowboard, ma nella "Situation Room" di Cervino Sport Events si lavora già per la seconda edizione di Cervino Matterhorn Ultra Race, in programma da venerdì 21 a domenica 23 luglio 2023 ed in particolare per la sua prova endurance che gira tutto attorno alla Gran Becca e nel corso della quale "il più nobile scoglio d'Europa" (per dirla con il poeta John Ruskin) è praticamente sempre in vista, come d'altra parte testimoniano fedelmente le immagini che illustrano queste righe!
Con l’inizio del mese di dicembre aprono le iscrizioni del trail che si snoda sui sentieri tra Italia e Svizzera, intorno alla Gran Becca che divide Cervinia da Zermatt, la Valle d’Aosta dal Vallese elvetico. Diverse le novità della seconda edizione, ad iniziare dal chilometraggio della prova che aggiunge altri cinque chilometri ai 168 della première di quattro mesi e mezzo fa. Il soldout è fissato a quota 350 pettorali e la partecipazione sarà libera: non sarà più necessario dimostrare il possesso di determinati requisiti per correre la prova regina di un evento la cui "scaletta" prevede anche altre prove su distanze più contenute ma ugualmente impegnative, la cui campagna-iscrizioni aprirà indicativamente alla fine di gennaio.
Rispetto alla prima edizione della prova endurance le basi-vita saranno due, entrambe sul territorio della Confederazione: una a Zinal, l’altra a Sankt Niklaus. I concorrenti avranno due sacche per il trasporto degli indumenti che viaggeranno separate: un servizio in più messo a disposizione dagli organizzatori. Facendo tesoro dell’esperienza maturata sul campo nel corso della prima edizione, sono state ricalcolate le barriere orarie che vengono allungate di sei ore e con partenza fissata alle sei del mattino. Aggiustamenti che si sono resi necessari in sede di consuntivo dell’esordio in calendario di CMUR, sulla base delle osservazioni fatte dal comitato organizzatore e del feedback fornito dagli atleti lungo il percorso ed al traguardo di una prova - quella del weekend centrale dello scorso mese di luglio - dalla “attrition rate” molto vicina al cinquanta per cento: 167 atleti al via (in pratica… uno per chilometro di gara!), 88 al traguardo, 79 costretti ad abbandonare prima del traguardo. Dati che da un lato testimoniano l’altro grado di difficoltà della prova, dall’altro appunto la necessità di operare qualche aggiustamento.
Le iscrizioni si effettuano sul portale Wedosport (http://bit.ly/3AtHici), ad un un costo di 380 euro, quota comprensiva anche della polizza assicurativa e dell’eventuale intervento dell’elisoccorso elvetico. Wild card gratuita per gli uomini che nel 2022 hanno totalizzato più di 820 punti ITRA e per le donne che hanno raggiunto quota 720 nel corso degli ultimi dodici mesi.
“Ripartiamo con rinnovato entusiasmo e con una serie di novità e migliorie, inserite dopo l’esperienza della prima edizione, che è servita anche per prendere le misure di un evento davvero complesso da organizzare: sia perché raggiunge quote elevate, sia perché gran parte del percorso si sviluppa sul territorio elvetico. Stiamo lavorando anche ad altre prove meno impegnative, ma ugualmente spettacolari. Per certo ci sarà di nuovo una 50 chilometri”. (Claudio Hérin, organizzatore)
A proposito dell’esordio in calendario di CMUR la scorsa estate, ad imporsi nella prova-clou erano stati ex-aequo Galen Reynolds e Andrea Macchi tra gli uomini e Silvia Ainhoa Trigueros Garrote tra le donne. Settima della classifica assoluta, la fluoriclasse spagnola del Team SCARPA per tre volte consecutive vincitrice del Tor des Géants aveva chiuso la sua prova rientrando a Breul-Cervinia 38 ore, 12 minuti e 28 secondi dopo averla lasciata. Sul podio con Silvia due ultrarunners di casa nostra: l’intramontabile valdostana Francesca Canepa (seconda ad un’ora, 35 minuti e 45 secondi dalla vincitrice e lei pure nella top ten assoluta-nona) e la bergamasca Melissa Paganelli, in forza ad Elle Erre ASD HOKA ONE ONE, terza a 43 minuti e 22 secondi dalla connazionale e tredicesima degli ottantotto atleti in grado di tagliare il traguardo.
Sfida dall’esito decisamente più incerto (tanto da sfociare in un apprezzatissimo ed a quel punto opportuno pari merito) tra Reynolds e Macchi nella gara maschile. Nemmeno 168 chilometri su sentieri e ghiacciai tutto intorno al Cervino erano riusciti a dirimere la… questione e così il canadese del Team Montane ed il varesino di Atletica Gavirate avevano optato per un passaggio simultaneo sulla fotocellula del traguardo dopo 33 ore, 38 minuti e 23 secondi. Confronto ugualmente apertissimo ed in questo caso combattuto senza sconti fino all’ultimo metro (una vera e propria volata, in rapporto al chilometraggio totale) quello per il rimanente gradino del podio tra Andrea Mattiato e Peter Kienzl, con il forte atleta veneto sulla linea d’arrivo un’ora, 12 minuti e 47 secondi dopo i vincitori ma due soli minuti e 13 secondi prima dell’altoatesino “targato” HOKA ONE ONE/Dynafit!