JUVE

Elkann: "La Juventus non ha bisogno di nuovo capitale"

L'ad di Exor: "La situazione è molto chiara, come la direzione verso cui proseguire". Nota del club bianconero: "Contestazioni della Procura infondate"

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Dopo il terremoto in casa Juve, l'amministratore delegato di Exor, John Elkann, ha risposto alle domande di alcuni analisti finanziari in relazione alle prossime mosse del club. "La Juventus non ha bisogno di nuovo capitale - ha spiegato -. La situazione è molto chiara, così come la direzione verso cui proseguire".  "Juventus avrà un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da un professionista di qualità come Gianluca Ferrero, un valido direttore generale e un allenatore molto forte - ha aggiunto -. Il calcio è un settore di valore e pensiamo che con gli ingredienti che ha, Juventus abbia la capacità di diventare una società di valore ancora maggiore rispetto a quello che ha oggi".

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Parole forti e chiare per stoppare sul nascere le perplessità sulla situazione finanziaria del club bianconero e ribadire la direzione scelta per il futuro. Sia per quanto riguarda le persone scelte per gestire questo momento delicato ai vertici societari, sia per quelle per quelli confermati alla guida della squadra. Perché per la Juve nei prossimi mesi la partita si giocherà su due campi. Sul terreno di gioco con Max Allegri al comando e nelle sedi competenti con Gianluca Ferrero per difendere l'operato del club dalle accuse mosse dalla Procura di Torino.

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Come riportato in una nota diffusa in giornata, infatti, la Juve ha già iniziato a mettere i puntini sulle i e a chiarire nel dettaglio la propria posizione circa plusvalenze e accordi sugli stipendi con i giocatori. Un lungo elenco dettagliato per punti in cui il board della Juve dichiara che il "trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili" e che "le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022". "Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili e nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi", conclude il testo.

LA NOTA DELLA JUVE
In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa - nel pieno rispetto della magistratura e degli organismi regolatori del mercato, e pur ribadendo la massima fiducia nelle autorità giudicanti - JFC precisa quanto segue.

A seguito dell’avvio del procedimento Consob di accertamento di presunte non-conformità contabili (luglio 2021), conclusosi in data 19 ottobre 2022, con gli esiti resi pubblici da Juventus con i due comunicati del 21 ottobre e 20 novembre 2022, e a seguito dell’acquisizione degli atti del fascicolo penale (a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il 24 ottobre 2022), gli organi sociali di Juventus hanno proseguito il processo di rigorosa e scrupolosa valutazione di tutte le contestazioni contabili rivolte con riguardo ai bilanci di Juventus (2019/2020 e 2020/2021 e, a cascata, 2021/2022).

Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime da parte dei nove consiglieri in carica alla data del 28 novembre 2022, che:

- Il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili;
- le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022; infatti, la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla c.d. “manovra stipendi” 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle c.d. scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021;
- la correzione dei bilanci (i.e. restatement), con il limitato profilo delle c.d. “manovre” stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022;
- Juventus confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata.


Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi.

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