L'INCHIESTA

Daniela Marilungo, chi è la dottoressa che ha fatto saltare il CdA Juve

Bolognese, 52 anni, ha fatto mettere nero su bianco che le sarebbe stato impedito di fare il suo lavoro

© ufficio-stampa

E' una manager bolognese di 52 anni la donna che ha fatto saltare il banco Juve e portato l'intero CdA bianconero alle dimissioni. Daniela Marilungo, questo il suo nome, da tutto il club chiamata "la dottoressa" - come scrive Libero -, svolgeva il delicato ruolo di amministratore indipendente del club e componente del Comitato controllo e rischi della società. Dalla sua presa di posizione, la richiesta cioè di mettere nero su bianco che le sarebbe stato impedito di svolgere il proprio lavoro, è franato poi tutto il castello bianconero, con, appunto, annesse dimissioni del Consiglio di Amministrazione. 

"Ha motivato le sue dimissioni - è scritto nella nota diffusa dalla Juventus - sostenendo l'impossibilità di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenità e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente "agire informata". Il Consiglio di Amministrazione ha preso nota dei commenti della dottoressa, consigliera indipendente della Juventus non condividendoli".

In buona sostanza si sarebbe rifiutata di votare alla cieva dopo aver manifestato, settimane fa, le proprie "perplessità" all'azionista di maggioranza Exor (che detiene il 65% della Juventus) e al suo amministratore delegato John Elkann. Non si sa se sia stata sentita dai magistrati torinesi o meno, ma quel che è certo è che la situazione non le piaceva affatto.

Si sa, invece, tutto sul suo passato: attualmente in Svizzera, la Marilungo si è laureata in Scienze Politiche con indirizzo in Relazioni Internazionali alla Luiss di Roma e da 23 anni si occupa di relazioni istituzionali in Italia e all'estero. Nel 1997 a Bruxelles, presso la Commissione Europea, poi a Londra nello studio legale Lawrence Graham Solicitors e a Monaco di Baviera presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti. Successivamente la "lady di ferro" ha lavorato per l'Isda a Londra e alla European Legal Analyst per Goldman Sachs. Dal 2004 al 2009 è stata dirigente dell'Associazione Bancaria Italiana a Bruxelles e dal 2020 fa parte di Bank of America per l'Europa.

 

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