Non è mai realmente sparito dai radar rossoneri, ma per la fumata bianca c'è ancora tempo e, soprattutto, anche parecchio da lavorare. Da "desaparecidos" al Chelsea a leader del sorprendente Marocco ai Mondiali il passo è stato brevissimo e non per forza positivo per il Milan. Se infatti Hakim Ziyech è sempre più lontano dai Blues, le prestazioni dell'esterno ex Ajax potrebbero attirare l'attenzione di altri club e aumentare la concorrenza per i rossoneri.
Ma andiamo con ordine e partiamo da un dato di fatto. Il Milan ha più volte manifestato a Ziyech il suo apprezzamento e sta cercando da tempo di trovare un accordo con il giocatore per poi muoversi con il Chelsea. In estate non era stato possibile affondare il colpo, a gennaio le cose cambieranno. Il nodo da sciogliere riguarda l'ingaggio: il marocchino guadagna sei milioni di euro, una cifra troppo alta per le casse rossonere. Perché l'operazione possa andare in porto, quindi, la prima necessità è che il giocatore si riduca l'ingaggio.
Per questo nei prossimi giorni Maldini e Massara potrebbero fare un blitz in Qatar prima di raggiungere la truppa milanista nel ritiro di Doha. Una volta ottenuto il via libera da Ziyech - che comunque ha chiarito di gradire la destinazione - partirà l'offensiva con il Chelsea, sperando che i buoni rapporti degli ultimi anni possano rinnovarsi e portare a un accordo. In quali termini? Prestito di sei mesi con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Il tempo non stringe, ma c'è la volontà di chiudere eventualmente in fretta la trattativa per dare il giocatore a Pioli appena possibile. L'inserimento nei meccanismi del tecnico, come dimostrato da tutti i nuovi acquisti, non è semplice e richiede tempo. Accorciare questa distanza è l'esigenza primaria.
L'immediato post-Mondiale sarà poi il momento per chiudere le altre due questioni più spinose. Leao ha già chiarito che incontrerà la società appena rientrato dal Qatar. Per Bennacer, invece, bisognerà ricalibrare tutto dopo il cambio di agente e il passaggio sotto Enzo Raiola. Ma anche per l'algerino c'è fiducia.