Manolo Portanova è stato convocato dal Genoa per il match della sedicesima giornata di Serie B contro il Sudtirol. Notizia attesa, che arriva a due giorni dalla condanna di primo grado a sei anni per violenza di gruppo: il club ligure, infatti, aveva già fatto sapere di non voler sospendere il giocatore, considerando il proprio tesserato - in base al principio giuridico della presunzione d'innocenza - non colpevole sino a condanna definitiva, vale a dire, fino all'esito del terzo grado di giudizio. Così il nuovo tecnico dei rossoblù Alberto Gilardino, appena subentrato in panchina al posto dell'esonerato Alexander Blessin, in accordo con la società ha deciso di inserire il centrocampista nell'elenco dei convocati per la partita del Ferraris. Poi, però, è arrivata la decisione pre-partita di mandarlo in tribuna.
Come detto, Portanova martedì scorso è stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo avvenuta in un appartamento del centro storico di Siena la notte tra il 30 e 31 maggio 2021. Vittima una studentessa allora di 21 anni. Condannato alla stessa pena anche lo zio del calciatore. Il terzo indagato, che invece aveva optato per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio alla fine dell'udienza preliminare.
Il gup Ilaria Cornetti ha accolto tutte le richieste dell'accusa, sostenuta dal pm Nicola Marini, contro il calciatore. Oltre ai 6 anni di pena, il giudice ha inflitto a Portanova anche una provvisionale di 100.000 euro a favore della ragazza di cui ha abusato, una di altri 20.000 euro a favore della madre della giovane e una di ulteriori 10.000 euro a favore dell'associazione senese "Donna chiama Donna" costituitasi parte civile. La ragazza denunciò di essere stata violentata dai tre imputati maggiorenni durante una festa privata in un appartamento nel centro storico di Siena. Un minorenne, secondo il racconto della presunta vittima della violenza, avrebbe filmato con un telefonino quello che stava avvenendo. Le indagini della magistratura, dopo la denuncia della studentessa, sono terminate a fine marzo. La ragazza, a fine luglio, era stata ascoltata per sette ore con un interrogatorio in forma semiprotetta sotto forma di incidente probatorio. A settembre la stessa ha rifiutato un'offerta risarcitoria presentata dall'avvocato difensore del giocatore. Al termine dell'udienza Manolo Portanova ha rilasciato una breve dichiarazione ribadendo la propria innocenza.