I Mondiali di calcio sarebbero al centro dello scandalo scoppiato nelle scorse ore nel Parlamento europeo: l'inchiesta della polizia federale del Belgio, infatti, ha portato al fermo di quattro italiani oltre all'interrogatorio della vicepresidente Eva Kaili per presunta corruzione e riciclaggio di denaro col tentativo di difendere il Qatar dalle accuse di violazione di diritti umani e dei diritti dei lavoratori e di conseguenza la reputazione del Mondiale. Gli inquirenti sospettano che un Paese del Golfo, mai apertamente dichiarato, abbia tentato d'influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo ma secondo il quotidiano Le Soir il Paese in questione sarebbe proprio il Qatar.
"Da diversi mesi gli investigatori della polizia giudiziaria federale sospettavano un Paese del Golfo d'influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo versando ingenti somme di denaro o offrendo doni importanti a terzi aventi una posizione politica e/o strategica significative in seno al Parlamento europeo" ha riferito la procura federale, aggiungendo che "le perquisizioni odierne hanno permesso agli investigatori di sequestrare 600mila euro in contanti".
I quattro italiani fermati sono Antonio Panzeri (ex europarlamentare dal 2014 al 2019), la moglie e la figlia di quest'ultimo e Luca Visentini (segretario generale dell'European Trade Union Confederation, ossia la confederazione dei sindacati europei). Coinvolta anche Eva Kaili - per lei nessun fermo perché gode dell'immunità essendo eurodeputata in carica - e il compagno: la polizia ha effettuato perquisizioni nella loro casa oltre a interrogarli.