All'indomani della pubblicazione del parere non vincolante dell’avvocato della Corte di Giustizia Europea, i sostenitori della Superlega si sono ritrovati all'Hotel Ritz di Madrid per una colazione informale. In prima fila seduti uno accanto all’altro allo stesso tavolo Florentino Perez e Joan Laporta, presidenti di Real e Barcellona, due dei tre club ancora fedeli al progetto lanciato e naufragato nell’aprile 2021. Assente Andrea Agnelli, bloccato a Torino dalle neve: al suo posto Vincenzo Ampolo, che ha ribadito l'appoggio della Juventus. "La Superlega non è affatto morta. È molto viva - ha detto Bernd Reichart, CEO di A22, la società promotrice della Superlega - Qualunque sarà il verdetto che arriverà la prossima primavera, la nostra iniziativa per un calcio più interessante e redditizio continuerà. La Uefa è il padrone illegittimo del calcio. Abbiamo parlato con oltre 30 squadre europee in 10 Paesi diversi e tutte ci hanno detto che così non si può andare avanti, vogliono essere in controllo del proprio destino".
Sul palco Reichart, Ceo di A22, e Luis Alonso, avvocato di Clifford Chance, lo studio che tutela i diritti di A22. Quest'ultimo rimane fiducioso, nonostante il parere non vincolante che fa pendere la bilancia dalla parte della Uefa: "So che le statistiche dicono che nell’80% dei casi la giuria si attiene al parere dell’avvocato, però le statistiche sono lì per essere infrante. Restiamo fiduciosi".
Reichart ha sottolineato l'importanza di creare un prodotto che avvicini i giovanissimi al mondo del calcio. "Un giovane guarda 10 ore di calcio e gioca 300 ore su FIFA. Chiedono partite migliori. Una partita di Champions League genera più di sei volte il pubblico di una qualsiasi di quelle partite insignificanti - il suo pensiero -. Non vogliamo che il calcio sia visto su Tik Tok. Vogliamo che la Superlega sia la migliore competizione europea. Alcuni rapporti dicono che è la Premier League e stiamo lavorando per creare una competizione migliore".
LA JUVE NON SI TIRA INDIETRO E RITWITTA