La Croazia chiude i Mondiali 2022 al terzo posto. Nella finale di consolazione la squadra di Dalic batte 2-1 il Marocco e conclude il torneo sul podio. Allo Stadio Internazionale Khalifa va in scena un match giocato a ritmi alti e con tante occasioni. Nel primo tempo Gvardiol (7') conclude alla perfezione uno schema su punizione e sblocca la gara, poi Dari (9') pareggia i conti di testa anticipando Livakovic e Orsic (42') riporta avanti i croati con una magia di destro. Gol che decide la partita e il terzo posto a Qatar 2022. Nella ripresa, infatti, le squadre continuano a spingere, ma non riescono più a segnare.
LA PARTITA
Ritmo, gol e spettacolo. In Qatar la finale di consolazione è una festa per tutti. Per la Croazia, che chiude ancora un Mondiale sul podio confermando di essere una delle squadre più attrezzate e solide del panorama. E per il Marocco, grande sorpresa di questa edizione. Una sorpresa zeppa di ottimi giocatori e con tanta voglia di emergere di ispirare un continente intero. Tabellino alla mano, Croazia-Marocco la decide una perla di Orsic, ma gli uomini di Regragui escono comunque a testa alta dal campo, mostrando organizzazione di gioco e qualità. Certo, il gap di Ziyech & Co. nei confronti dei vice-campioni del mondo del 2018 c'è. Soprattutto sul piano della personalità. Ma la "finalina" di Qatar 2022 conferma che la direzione presa dal Marocco è quella giusta.
Per l'ultima uscita in Qatar, Dalic lascia l'acciaccato Brozovic in panchina e opta per un 4-4-2 fluido e dinamico. Senza nulla da perdere e a caccia di un risultato storico, Regragui sceglie invece un 4-3-3 a trazione anteriore con El Khannouss e Sabiri accanto ad Amrabat. A buon ritmo e con pochi tatticismi le squadre partono forte giocando a viso aperto e segnando due gol in meno di dieci minuti. Gvardiol sblocca la gara di testa concludendo in rete uno schema perfetto su punizione della Croazia, poi Dari pareggia subito i conti anticipando Livakovic dopo una deviazione su un altro calcio piazzato. Botta e risposta che accende il match ed esalta le qualità dei singoli. Da una parte sono Modric e Perisic a dettare i tempi e a inventare, dall'altra tocca invece a El Khannouss dare la scossa tra le linee insieme a Ziyech e Boufal. Corto e compatto, il Marocco chiude bene le linee di passaggio, si appoggia ad Amrabat e riparte spingendo soprattutto a destra. La Croazia invece punta tutto sul possesso e sulla manovra ragionata cercando la superiorità sugli esterni. Un destro di Stanisic finisce alto, poi Bounou blocca un colpo di testa centrale di Kramaric e respinge un sinistro velenoso di Modric. Occasioni a cui gli uomini di Regragui rispondono colpo su colpo aggrappandosi alle giocate nello stretto dei singoli. En-Nesyri si posiziona male su un cross col contagiri di Hakimi, poi Boufal non riesce a concludere in porta una grande combinazione con Ziyech ed El Khannouss. Fino alla mezz'ora la gara si gioca a ritmi alti, ma il match resta in equilibrio. Poi la Croazia alza il baricentro, aumenta la pressione e a fine primo tempo dà una spallata alla partia con Orsic. Servito in area da Livaja, l'estero della Dinamo Zagabria batte Bounou con una magia di destro che tocca il palo ed entra in porta. Colpo che beffa il Marocco e chiude la prima frazione di gioco.
La ripresa inizia con l'ingresso in campo di Chair al posto di Sabiri e con un altro tentativo di Orsic che spaventa Bounou. A buon ritmo è sempre la Croazia a tenere in mano il pallono del gioco, ma il Marocco tiene botta verticalizzando per En-Nesyri e aggrappandosi al sinistro di Ziyech, accentrato da Regragui per dare più qualità alla manovra. In vantaggio, gli uomini di Dalic gestiscono con precisione il possesso con Modric e Kovacic in mediana e provano a piazzare il colpo del ko. Davanti però manca un po' di cattivria e precisione e il Marocco resta in partita. Complici un paio di problemi fisici, Regragui getta nella mischia Ounahi, Zaroury, Benoun e Amallah. Dalic invece fa entrare Vlasic, Petkovic e Pasalic. Mosse che cambiano un po' l'inerzia del match e accendono il finale. Più aggressivo, il Marocco guadagna metri e spinge. La Croazia invece arretra, si copre e gioca di rimessa. Un destro di Vlasic finisce alto, poi l'arbitro Al Jassim lascia correre su un contatto molto dubbio in area tra Gvardiol e Amrabat. Episodio che anticipa di poco un intervento super di Livakovic su En-Nesyri. Parata che insieme a un gol sbagliato da Kovacic e a un colpo di testa alto di En-Nesyri nel recupero chiudono la gara. Dopo il secondo posto nel 2018, in Qatar la Croazia non sbaglia nella finalina e si "consola" col terzo posto. Il Marocco invece chiude a testa alta un Mondiale da favola.
IL TABELLINO
CROAZIA-MAROCCO 2-1
Croazia (4-4-2): Livakovic 7; Stanisic 6, Gvardiol 7, Sutalo 6, Perisic 7; Majer 6 (21' st Pasalic 5,5), Modric 7, Kovacic 6,5, Orsic 7,5 (50' st Jakic sv); Kramaric 6 (16' st Vlasic 6), Livaja 6 (21' st Petkovic 5,5).
A disp.: Grbic, Ivusic, Barisic, Erlic, Lovren, Brozovic, Budimir, Sosa, Vida, Juranovic, Sucic. All.: Dalic 6,5
Marocco (4-3-3): Bounou 6; Hakimi 6,5, El Yamiq 5,5 (22' st Amallah 5), Dari 6,5 (19' st Benoun 6), Attiat-Allah 6; El Khannouss 6,5 (11' st Ounahi 6,5), Amrabat 6,5, Sabiri 5 (1' st Chair 6); Ziyech 7, En-Nesyri 6,5, Boufal 6 (19' st Zaroury 5,5).
A disp.: El Kajoui, Tagnaouti, Aguerd, Saiss, Hamdallah, Aboukhlal, Ezzalzouli, Cheddira, Jabrane. All: Regragui 6
Arbitro: Al Jassim
Marcatori: 7' Gvardiol (C), 9' Dari (M), 42' Orsic (C)
Ammoniti: Ounahi, Amallah (M)
Espulsi: -
Note: recupero 3' + 6'
LE STATISTICHE
- La Croazia ha vinto entrambe le finali per il terzo posto ai Mondiali, dopo quella del 1998, contro l’Olanda (2-1, anche in quel caso).
- La Croazia ha subito gol per la 10ª partita consecutiva a eliminazione diretta ai Mondiali, dopo non averne subito alcuno nelle prime due.
- Una Nazionale europea ha vinto la finale per il terzo posto in ciascuna delle ultime 11 edizioni del Mondiale: l’ultima non europea era stata il Brasile nel 1978 (2-1 vs Italia).
- Soltanto Lionel Messi ha preso parte a più gol (16), nelle ultime tre edizioni dei Mondiali (dal 2014), rispetto a Ivan Perisic (11 - sei gol, cinque assist).
- Il Marocco ha perso due partite di fila dopo essere rimasto imbattuto nelle sei precedenti (3V, 3N) dei Mondiali.
- Josko Gvardiol è il giocatore più giovane (20 anni, 328 giorni) ad avere trovato il gol con la Croazia ai Mondiali: il record precedente apparteneva a Ivica Olic, nel 2002, contro l'Italia (22 anni, 267 giorni).
- Solo Ivan Perisic ha preso parte attiva a più reti (4) con la maglia della Croazia, rispetto a Mislav Orsic (3) in questo Mondiale, nonostante quella contro il Marocco sia stata la prima gara da titolare (sulle sei totali) di Orsic, in Coppa del Mondo.
- Tra il gol realizzato da Josko Gvardiol e quello segnato da Achraf Dari sono trascorsi soltanto 112 secondi.
- Il difensore del Marocco, Achraf Hakimi, ha totalizzato 27 contrasti ai Mondiali del 2022: record in un’edizione del torneo da Javier Mascherano (30) nel 2014.
- La Croazia ha segnato due gol nei primi tempi di una partita dei Mondiali soltanto per la terza volta: le ultime due proprio in questa edizione (contro Canada e Marocco).
- Luka Modric e Ivan Perisic sono partiti titolari in tutte le 17 partite della Croazia ai Mondiali nelle ultime tre edizioni (2014, 2018 e 2022). Inoltre, in vista della finale tra Argentina e Francia, Lionel Messi è l'unico altro giocatore ad avere collezionato altrettante presenze (17) in Coppa del Mondo nel periodo.
- Nessun giocatore ha disputato più partite in una singola edizione di un Mondiale rispetto a Luka Modric, dopo i 37 anni: sette, Peter Shilton (1990) e Dino Zoff (1982).