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Juve, Allegri lancia l'allarme Pogba: "Non so quando potrà rientrare"

"Paul non ha fatto nemmeno un metro di allenamento. Dispiace per Agnelli, ma il club andrà avanti"

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Dopo l'amichevole contro l'Arsenal, Massimiliano Allegri lancia l'allarme Pogba. "Paul non ha fatto ancora un metro di allenamento e non so dire né quando, né come recupererà - ha spiegato il tecnico della Juve -.  Questa è la verità, altrimenti tutti i giorni mettiamo su un teatrino su un calciatore che non ha ancora fatto un metro di corsa. "Dispiace non poter fare affidamento su Pogba, spero di averlo il più presto possibile", ha aggiunto. Parole che, a meno di clamorosi colpi di scena, sembrano allontanare un rientro in campo a breve per il francese. 

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Discorso diverso invece per Chiesa. "Federico arriva da uno stop di nove mesi e ha soltanto un affaticamento muscolare - ha precisato Allegri parlando dell'esterno bianconero -. Quando si arriva da una lunga inattività e si alzano i ritmi e i carichi è normale che ci possano essere dei problemi. "Per il 22 dicembre Chiesa non riuscirà ad aggregarsi al gruppo, ma il 27 sarà di nuovo con la squadra", ha aggiunto. "Bonucci starà fuori non per troppo tempo, il 27 torna Cuadrado, che però avremo a disposizione solo dopo la Cremonese. De Sciglio dovrebbe essere a disposizione dal 27 in poi - ha proseguito il tecnico bianconero facendo un po' il punto sul rientro anche degli altri giocatori acciaccati e di quelli che hanno giocato i Mondiali -. Danilo e Alex Sandro tornano il 27. Rabiot e gli argentini avranno qualche giorno in più. Kostic and McKennie si stanno allenando bene, Milik riprenderà domani e Szczesny è arrivato oggi". "Stiamo rientrando tutti, in dieci o quindici giorni di riposo non perdi tanto la condizione. Anzi, a volte un po' di riposo ci vuole - ha aggiunto - Il 27 dicembre dovremmo esserci tutti". 

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Poi qualche considerazione sulla situazione dopogli ultimi risvolti giudiziari legati all'inchiesta Prisma. "Le responsabilità sono sempre le stesse - ha spiegato Allegri -. La parte sportiva non è cambiata e noi pensiamo sempre ad allenarci e a vincere. Ci spiace che il presidente non ci sia più perché sono legato a lui a livello affettivo". "Al resto ci penserà la società - ha aggiunto -. La Juventus è uno tra i club più importanti al mondo, ha centovent'anni di storia e continuerà ad andare avanti. Noi dobbiamo solo lavorare bene come stiamo facendo. Dobbiamo metterci ancora più impegno per portare risultati. Quando ricominceremo il campionato dovremo farci trovare pronti".

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Quanto invece all'analisi della gara contro l'Arsenal, il tecnico bianconero ha le idee chiarissime. "E' stata una gara difficile contro una squadra molto tecnica - ha spiegato -. Avevamo in campo tanti ragazzi giovani". "Abbiamo iniziato la gara non benissimo, poi la fase difensiva è migliorata - ha aggiunto -. E' stato un buon test". "Potevamo fare un po' meglio in attacco, ma vincere fa sempre piacere - ha proseguito -. Soprattutto in questo stadio". 

Infine un pensiero anche per Sinisa Mihajlovic e Mario Sconcerti: "Innanzitutto ho due pensieri, uno per Sinisa Mihjalovic e uno per Mario Sconcerti. In questo momento non ci sono parole, rivolgo un pensiero dolce a entrambe le famiglie"

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