SKYRUNNING

K2 Valtellina 2023: titolazione tricolore FISky per il doppio chilometro verticale di Talamona

La quinta edizione dell'adrenalinica prova only-up della Bassa Valtellina "anticipa" di una settimana

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© Maurizio Torri

È una vera e propria promozione sul campo (anzi, sul sentiero!) quella che K2 Valtellina Extreme Vertical Race si è meritata per il nuovo anno. Il primo "doppio chilometro verticale" della Lombardia è stato scelto da FISky (Federazione Italiana Skyrunning) come prova unica per l’assegnazione dei titoli tricolori 2023 di specialità. L'annuncio è arrivato in occasione del brindisi natalizio che il comitato organizzatore della bruciante prova only-up di Talamona (alle porte della Valle dell'Adda) ha dedicato a sponsors, media e autorità locali, nel corso del quale è stata anche ufficializzata la data della prossima edizione, la quinta nella breve ma "ripida" storia della prova: si correrà  sabato 24 giugno, vale a dire una settimana prima della data abituale di inizio luglio. Confermatissima invece la grande festa in paese a fine gara: da non perdere!

© Maurizio Torri

Anche il format di K2 Valtellina Extreme Vertical Race - come illustrato nel "lancio" ambientato nella inedita location di fondovalle dell’agriturismo “Il Bisteca” di Talamona - resta quello ben collaudato fin dal 2018. In pratica... all'appello manca solo l'edizione 2020: a causa dell'emergenza sanitaria, naturalmente.  

All'orizzonte ci sono anche altre novità "top secret", alle quali i membri del comitato organizzatore di K2 Valtellina ASD stanno lavorando ma sulle quali mantengono comprensibilmente il massimo riserbo. Restiamo quindi per ora con i piedi per terra, facciamo il doppio nodo alla scarpe da trail e scattiamo alla scoperta delle caratteristiche generali del percorso di gara che propone (meglio: impone) una salita regolare e continua, dalla pendenza media del 22 per cento ed una massima più che doppia, del 45 per cento!

Partenza in linea dalla chiesa parrocchiale di Talamona (272 metri slm) in provincia di Sondrio e traguardo duemila metri esatti più in alto, sulla vetta del Monte Pisello, quotata appunto 2272 metri sul livello del mare: doppio chilometro verticale... di nome e di fatto insomma, passando per le località di Alpe Madrera e della soprastante Alpe Pedroria, da oltre un decennio ormai di proprietà del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano).

© K2 Valtellina Extreme Vertical Race

Per i duecento atleti ammessi al via (numero chiuso e... apertura iscrizioni la prossima primavera!) il menu operativo e competitivo dell'evento "griffato" SCARPA prevede un itinerario da nove chilometri di sviluppo, da affrontare con il cuore in gola. Il coefficiente di difficoltà dato dall'equazione sviluppo per dislivello come abbiamo appena visto è molto alto ed la missione è destinata a diventare proibitiva per chi dovesse presentarsi alla gabbia di partenza in difetto di preparazione specifica! 

L'itinerario lascia ben presto l'asfalto e - superata la quota dei boschi e della vegetazione d'alto fusto - si avventura lungo una terza sezione, la più alta e culminante, piuttosto breve ma implacabile, perché contraddistinta da rampe sempre più ripide, su per le quali alternare la corsa al passo, fino a toccare il filo della cresta che collega il Monte Pisello al vicino Monte Lago, di un'ottantina di metri più alto.

Un finale di gara completamente allo scoperto, da ogni punto di vista. Lungo il quale, ciascuno seconda le proprie possibilità, mettere sul terreno le residue energie e giocare tutte le proprie carte: sotto i raggi implacabili del sole oppure sferzati da vento e pioggia. Un finale senza scuse e senza compromessi, soprattutto. Senza tetto né legge verrebbe da dire, con citazione cinematografica. L'arco dell'arrivo in alta quota come vero e proprio "vanishing point" (il cinema, di nuovo): miraggio lontano e poi finalmente premio reale alle proprie fatiche sul punto culminante del Monte Pisello, detto anche molto appropriatamente "Monte di Talamona".

© Maurizio Torri

Come sempre ai nastri di partenza sono attesi i più forti atleti di specialità, nazionali e non, che si sfideranno sul ripido e suggestivo tracciato orobico. Tempi da battere? Quelli impressi sulla rotta Talamona-Pisello da Michele Boscacci e Camilla Magliano. Il pluricampione del mondo di scialpinismo di Albosaggia (sempre nella provincia più settentrionale della Lombardia) ha fissato l'asticella parecchio in alto - un'ora, 18 minuti e tre secondi - nel 2021, in occasione della sua seconda vittoria consecutiva.

© Maurizio Torri

Quest'anno infatti il popolare Miky (in forza al Centro Sportivo Esercito) ha lasciato spazio sul gradino più alto del podio all'elvetico Roberto Delorenzi che dalla vetta del Monte Pisello - pur rimanendo a quaranta secondi dal record del "Bosca" - ha preso il volo verso la conquista del titolo iridato Sky nei Mondiali ISF (International Skyrunning Federation) di settembre sulle montagne dell'Ossola e poi verso il prestigioso successo nella Limonextreme di metà ottobre a Limone sul Garda. Per completezza d'informazione, era stato invece Mattia Curtoni a firmare la vittoria nella prime edizione di K2 Valtellina.

© Maurizio Torri

Da parte sua, la toprunner piemontese del Team Salomon è il punto di riferimento femminile a Talamona con il suo finishing time di un'ora, 33 minuti e 10 secondi, tempo sul quale la skyrunner azzurra Magliano ha bloccato la fotocellula quest'anno per la sua seconda affermazione consecutiva, oltretutto abbassando di ben due minuti e 42 secondi il record che le apparteneva da dodici mesi ed in fin dei conti "pareggiando" lo score talamonese di Corinna Ghirardi, vincitrice back-to-back nel 2018 e nel 2019, all'alba del doppio chilometro verticale sul versante orobico della Valtellina.

© Maurizio Torri

Oltre all’adrenalinico tracciato, affacciato su panorami che spaziano dal Monte Disgrazia fino all’Alto Lario, il punto di forza di una gara tanto intensa quanto spettacolare è la grande passione organizzativa che da sempre punta sullo sport come traino per la salvaguardia e il mantenimento del patrimonio sentieristico locale. Missioni e prima ancora valori che hanno convinto i vertici della Federazione Italiana Skyrunning a scegliere K2 Valtellina come prova unica per l’assegnazione del Titolo Italiano Assoluto e di categoria sulla distanza del doppio vertical. E non è finita qui, perché il prossimo anno la gara orobica valtellinese sarà anche terza tappa del Circuito Crazy Vertical Italy Cup, ugualmente sancito da FISky.

© Maurizio Torri

Come anticipato, K2 Valtellina non è solo sport e competizione. Grazie alla balisatura permanente, presente tutto l'anno, il tracciato di gara è diventato meta di escursionisti e terreno di allenamento di molti skyrunners locali, che hanno potuto così scoprire, riscoprire ed quasi invitabilmente apprezzare una via di ascesa che porta ad uno dei punti più panoramici e culminanti della Bassa Valtellina. Da ricordare inoltre che l'evento talamonese sposa una filosofia green e plastic-free, mirata a sensibilizzare atleti, appassionati e pubblico alla salvaguardia dell'ambiente. Durante la gara vengono utilizzate bandierine, bicchieri e materie prime riciclabili. Pugno duro con chi non si allineerà alla filosofia di K2 Valtellina: per gli atleti colti a liberarsi di qualsiasi tipo di rifiuto al di fuori delle apposite aree è prevista la squalifica.

© Maurizio Torri

Prendere parte alla prova significa immergersi in un ambiente unico e incontaminato nel Cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi: l’obbiettivo degli organizzatori è conservarlo e preservarlo così com’è. A questo scopo è stata anche riconfermata l'importante collaborazione con l'Istituto Comprensivo Giovanni Gavazzeni di Talamona che - lo scorso anno - ha proposto a tutte le tre sezioni (infanzia, primaria e secondaria) attività didattiche quali la realizzazione di sassi colorati, disegni e poesie sulle tematiche del rispetto ambientale. Programma che quest'anno si estende all'organizzazione di gite e visite guidate lungo il percorso, così da fare vivere ai bambini una full immersion nella natura.

© Maurizio Torri
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