Il grande tennista Boris Becker torna alla ribalta. L'emittente tedesca SAT.1 manderà in onda la prima intervista con il campione tedesco dopo l'uscita dal carcere dove era finito per scontare una pena per il reato di bancarotta. Nel corso dell'intervista, il 55enne Becker ha raccontato che il tempo passato in prigione gli ha insegnato "una dura lezione, molto costosa, molto dolorosa". Il tre volte campione di Wimbledon è stato estradato nella nativa Germania la settimana scorsa dopo aver scontato i primi otto mesi di una condanna a 2 anni e mezzo in Gran Bretagna. Gli organizzatori dell'annuale festival del cinema di Berlino hanno annunciato che nell'edizione del prossimo anno sara' presentata la prima di un documentario ancora senza titolo su Becker del regista premio Oscar Alex Gibney.
Secondo quanto riferisce la Bild, Becker ha ricevuto circa 515.000 euro per raccontare la sua esperienza in carcere all'emittente televisiva Sat.1. L'ex campione di Wimbledon è stato brutalmente onesto nell'intervista: "Non sei nessuno in prigione. Sei solo un numero, il mio era A2923EV", ha detto Bum Bum nel corso di alcune anticipazioni riportate sulla stampa tedesca, nel ripercorrere i mesi trascorsi dietro le sbarre in Gran Bretagna.
"Non mi chiamavo Boris. Ero un numero e a loro non frega un c...o di chi sei", ha aggiunto Becker. Nonostante tutto, Becker ha tracciato un bilancio molto positivo dell'esperienza vissuta: "Penso di aver riscoperto la persona che ero. L'intera faccenda mi ha insegnato qualcosa di importante e buono. E alcune cose accadono per una buona ragione", ha dichiarato ancora.
Becker è apparso dimagrito in modo significativo dopo essere stato rilasciato e nell'intervista si è presentato con i capelli corti e abito scuro. Nel corso dell'intervista, l'ex campione tedesco ha raccontato come la prigione di Wandsworth dove è stato rinchiuso ospitava anche molestatori sessuali e assassini. Il suo timore era proprio di finire in una cella collettiva.