BASKET

Nba: Mitchell scrive la storia. Vincono ancora Brooklyn, Dallas e Golden State

L'ex Utah segna 71 punti e Cleveland batte Chicago all'overtime. Gli Warriors superano Atlanta dopo due supplementari, Nets e Mavs stendono Spurs e Rockets

© Getty Images

Serata storica in Nba: Donovan Mitchell mette a referto l'ottava miglior prestazione di sempre e, con 71 punti, è decisivo nel 145-134 di Cleveland su Chicago all'overtime. Servono due supplementari anche agli Warriors per battere 143-141 Atlanta (54 per Thompson), mentre Brooklyn e Dallas battono rispettivamente San Antonio (139-103) e Houston (111-106). Sorridono ancora i Lakers: 121-115 a Charlotte con 43 punti di LeBron James.

CLEVELAND CAVALIERS-CHICAGO BULLS 145-134
Al Rocket Mortgage FieldHouse va in scena un pezzo di storia dell'Nba: Cleveland, infatti, batte 145-134 Chicago all'overtime. Gran parte del merito, però, va ad un mostruoso Donovan Mitchell: l'ex Utah firma l'ottava miglior prestazione di sempre in termini di punti, mettendone a referto addirittura 71, aggiungendo inoltre 11 assist. Numeri da capogiro, che non si vedevano dal 1994, quando a metterli a referto fu David Robinson in Spurs-Clippers: 22/34 al tiro, 7/15 dall'arco e 20/25 ai liberi. Una prestazione che annulla, da sola, i 70 messi a referto dalla coppia composta da DeRozan (44) e LaVine (26). Il 15-4 del supplementare regala ai Cavs la seconda vittoria di fila e il 24-14 di record che, ad Est, vale il quarto posto, con Chicago a 16-21 e ad oggi fuori dalla post season.

BROOKLYN NETS-SAN ANTONIO SPURS 139-103
Sotto gli occhi di Mbappé e Hakimi, i Nets decidono di fare per l'ennesima volta bella figura e travolgono 139-103 gli Spurs, centrando la dodicesima vittoria consecutiva. Numeri simili per Kyrie Irving e Kevin Durant: 27 per l'ex Boston e Cleveland, 25 con 11 assist per l'ex Golden State, con 11/14 e 10/14 al tiro. I 22 di Johnson non servono alla formazione di Popovich, che dopo metà gara è già a -27 (74-47). I Nets salgono così a 25-12: è secondo posto nella Eastern Conference ad una vittoria di distanza dalla capolista Boston. Gli Spurs, invece, sono sempre penultimi ad Ovest con 12-25.

GOLDEN STATE WARRIORS-ATLANTA HAWKS 143-141
La partita più bella della notte va indubbiamente in scena al Chase Center: gli Warriors battono 143-141 Atlanta, ma servono due overtime per decretare una vincitrice a San Francisco. Al termine dei primi 48 minuti, infatti, è 121-121, con gli Hawks che rimontano il -17 di metà gara (70-53) interamente nel terzo quarto (42-25) e DiVincenzo che evita il ko ai padroni di casa. Alla fine, dopo 10 minuti supplementari, sorridono gli Warriors grazie al buzzer beater di Looney, che chiude una partita da 14 punti e 20 rimbalzi. Oltre ai 28 di Poole, però, spiccano i 54 di Klay Thompson, Mvp del match con 10 triple a bersaglio e 21/39 dal campo. Ai georgiani non bastano i 30 di Trae Young che per due volte sembra costringere i padroni di casa all'overtime. Con questa vittoria, Golden State aggancia Phoenix ad Ovest: il 20-18 di record proietta gli Warriors, che ottengono il quinto successo di fila, ad una vittoria dai playoff.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-DENVER NUGGETS 124-111
Dopo sei sconfitte di fila, Minnesota torna alla vittoria e lo fa in una partita fondamentale: quella contro Denver, capolista ad Ovest ma ko 124-111 in casa dei Timberwolves. Decisivi il 34-26 dell'ultimo quarto e i 29 punti con 10 rimbalzi di Edwards, che vanifica i 24 con 9 assist e 7 rimbalzi di Nikola Jokic. Con questa sconfitta, i Nuggets sono ora a 24-13: battendo Charlotte, Memphis può agganciare Denver in vetta alla Western Conference. Minnesota, invece, si riavvicina alla zona play-in: 17-21 di record contro il 19-20 di Utah.

HOUSTON ROCKETS-DALLAS MAVERICKS 106-111
Il derby del Texas va a Dallas, che si impone 111-106 a Houston contro i Rockets. Merito della rimonta finale (28-19 nell'ultimo quarto) e dei 39 punti con 12 rimbalzi e 8 assist di Luka Doncic, che realizza 18 liberi e chiude con 10/26 al tiro, ma anche Hardaway (21) contribuisce al successo degli ospiti. Ai Rockets, avanti 55-44 all'intervallo lungo, non bastano invece i 25 con 6 assist e 6 rimbalzi di Porter: è il quarto ko di fila, con il record che peggiora ulteriormente e si aggiorna a 10-27, il peggiore della Western Conference. Dallas, invece, è quarta con 22-16 grazie al settimo successo di fila.

PHILADELPHIA 76ERS-NEW ORLEANS PELICANS 120-111
Seconda sconfitta di fila per i Pelicans, che non riescono a riprendersi il secondo posto e perdono 120-111 a Philadelphia contro i Sixers di uno scatenato Joel Embiid: 42 punti e 11 rimbalzi per un successo che matura grazie soprattutto al 33-25 del primo quarto e al 36-30 dell'ultimo periodo. Sono inoltre 27 per Harden, mentre Zion Williamson per i Pelicans si ferma a 26 con 10/12 dal campo. Nella Western Conference, New Orleans è ora terza con 23-14, mentre ad Est Philadelphia conserva il quinto posto con 22-14.

CHARLOTTE HORNETS-LOS ANGELES LAKERS 115-121
Secondo match sopra i 40 punti per LeBron James, che nel 121-115 dei Lakers in casa di Charlotte ne mette a referto 43 con 11 rimbalzi e 6 assist. Eppure, i gialloviola rischiano di dilapidare il +18 di vantaggio (94-76) maturato dopo i primi 36 minuti, ma il 39-27 non basta agli Hornets, che perdono nonostante i 27 punti di Rozier e i 24 di LaMelo Ball. Tra i Lakers spiccano anche la doppia doppia con 18 punti e 15 rimbalzi di Bryant e i 15 di Reaves e Schroeder. Terza vittoria nelle ultime quattro partite per i Lakers, ancora lontani dal play-in (16-21 contro il 19-20 di Utah).

NEW YORK KNICKS-PHOENIX SUNS 102-83
Phoenix crolla anche al Madison Square Garden: il 102-83 in favore di New York è il sesto nelle ultime sette partite per i Suns, che scivolano in zona play-in e subiscono l'aggancio all'ottavo posto di Golden State. Sono sempre Randle (28 punti con 16 rimbalzi) e Quickley (15), aiutati stavolta anche da Brunson (24) a trascinare i Knicks, che all'intervallo lungo sono già sul +23 (54-31) e ipotecano un match che consente a New York di restare non distante dalla zona playoff della Eastern Conference. Chi fa meglio (o forse meno peggio) tra le fila dei Phoenix è Ayton, che realizza appena 12 punti, mentre fa rumore il -38 di plus/minus di Chris Paul (11).

PORTLAND TRAIL BLAZERS-DETROIT PISTONS 135-106
Portland travolge Detroit (135-106) allungando nella fase centrale di gara. Dopo il +5 dei Pistons (27-22) a fine primo quarto, infatti, arriva l'80-55 del secondo e terzo periodo che chiudono i giochi. A trascinare i Blazers sono Grant e Simons, che mettono a referto rispettivamente 36 e 30 punti con 12/17 e 11/18 dal campo, mentre i 21 di Bogdanovic non evitano la sconfitta a Detroit. I Pistons restano la squadra col peggior record di tutta l'Nba e sono la prima franchigia ad incassare 30 sconfitte in stagione. Portland, invece, è settima a 19-17 di record, appena sopra Phoenix e Golden State (20-18).

LOS ANGELES CLIPPERS-MIAMI HEAT 100-110
Colpo esterno di Miami, che si impone 110-100 a Los Angeles contro i Clippers. Decisivo il 27-19 dell'ultimo quarto e il contributo di Adebayo (31 punti e 13 rimbalzi) e Herro (23), che rimediano alla serata non eccellente di Jimmy Butler (9 in 32 minuti). Senza Kawhi Leonard, invece, i Clippers si aggrappano ai 25 punti di Paul George, che non riesce tuttavia ad evitare il ko alla formazione di Lue. Ad Ovest, la franchigia di Los Angeles è alla terza sconfitta di fila. Ora, Phoenix e Golden State in zona play-in distano appena un successo: 21-18 contro il 20-18 di Suns e Warriors, lo stesso record che vale l'ottavo posto ad Est a Miami.

INDIANA PACERS-TORONTO RAPTORS 122-114
Quarta vittoria di fila per Indiana, che batte 122-114 Toronto e resta in zona playoff ad Est. Dopo il 91-90 di fine terzo quarto, risulta decisivo il 31-24 dell'ultimo periodo. I tre migliori realizzatori sono dei Raptors: Trent mette a referto 32 punti, mentre Siakam e Barnes chiudono rispettivamente a 26 e a 23. I Pacers, però, chiudono con sette giocatori in doppia cifra e due in doppia doppia: sono Turner (18 punti e 10 rimbalzi) e Smith (a quota 11 per punti e rimbalzi). Sono 21 per il rookie Mathurin, miglior realizzatore di squadra, e 16 per Haliburton. Per Toronto arriva un ko che vuol dire undicesimo posto: in zona play-in, al posto dei canadesi, ci sono ora gli Wizards.

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