Non c'è pace per Novak Djokovic. Dopo la buona notizia di essere stato riammesso in Australia per la modifica delle normative anticovid, gli Stati Uniti potrebbero chiudere le porte al campione serbo. La Transport Security Administration (TSA) ha aggiornato le linee guida riguardo ai requisiti per gli stranieri che arrivano negli States, confermando l'obbligo di vaccinazione Covid per l'ingresso almeno fino al 10 aprile prossimo. Prima di quella data sono in programma i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, tornei che Djokovic potrebbe non disputare. Il serbo, che non si è mai vaccinato difendendo le sue posizioni, salterebbe cosi' il "Sunshine Double" per il secondo anno di fila.
Impegnato nell'ATP di Adelaide 1, Nole tornerà in campo dal 16 gennaio per gli Australian Open, torneo che non ha potuto disputare lo scorso anno dopo la vicenda turbolenta che si concluse con la sua esclusione. A Melbourne Djokovic andrà a caccia del suo 22° Slam in carriera.
"VORREI GIOCARE NEGLI USA, MA SE NON POSSO..."
Novak Djokovic è rassegnato all'eventualità di saltare diversi tornei negli Stati Uniti dopo che le autorità americane hanno previsto di prorogare fino ad aprile l'obbligo del vaccino per gli stranieri che arrivano dall'estero: "L'ho saputo, ma non credo sia ancora ufficiale. Quando lo sarà ne potremo parlare", ha detto il serbo ad Adelaide, dove si è qualificato ai quarti di finale di questo appuntamento di preparazione agli Australian Open (16-29 gennaio), battendo il francese Quentin Halys 7-6 (7/3), 7-6 (7/5).
"Conoscete la mia posizione, quindi è così", ha risposto quando i giornalisti hanno ricordato la recente dichiarazione della US Transportation Security Administration (ASD). "Spero di poter giocare, ma se non posso andare, non posso andare", ha aggiunto Djokovic.