Mentre ieri sera l'Atalanta espugnava Bologna e agganciava le romane al quinto posto, la Lazio si ritrovava a cena nella Capitale per festeggiare i 123 anni del club biancoceleste. Lo scenario era lo stesso della cena di Natale, il Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, e la cena, con le mogli e le fidanzate dei giocatori presenti, è stata l'occasione perfetta per ricompattare il gruppo e mettersi alle spalle l'amaro pareggio dell'Olimpico con l'Empoli. A prendere la parola nel corso della serata sono stati in tanti, dal presidente Lotito a Maurizio Sarri fino a capitan Immobile, che ha mandato un messaggio ai tifosi: "Ultimamente non siamo stati dei 'fulmini di guerra', ma vi promettiamo che stiamo ritornando. Saremo dei 'fuochi d’artificio' come dice il presidente. Non posso che fare un elogio alla squadra per la gara con l'Empoli, ci è mancato il risultato ma l’impegno e la voglia di vincere c’erano. Metteremo ancora più impegno per far sì che alla prossima siano 3 punti".
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SARRI: “IMMERSO NELLA LAZIALITÀ"
"Sono immerso nella lazialità, se ti entra dentro ti rimane. Questa è una società particolare. Dall'esterno non si può immaginare.
Ora capisco cosa diceva Gregucci sulla lazialità, faticavo a capirlo, ora capisco benissimo. Questo è un gruppo che ha generosità, si allena bene, ti dà soddisfazione. Spiace che questa festa venga dopo una serata di sofferenza (il 2-2 contro l'Empoli, ndr) ma vedo come si allena la squadra e sono sicuro che ci daranno soddisfazioni. Raramente Lotito assume l'aria da presidente, molto spesso ti sembra di essere a cena con un amico. Questo ti fa stare bene e sento forti motivazioni. Ho bisogno di questo".
LOTITO: "COMBATTIAMO CHI NON È IN LINEA CON I NOSTRI VALORI"
"Questa riunione è particolare perché rappresentiamo 123 anni di storia. Non tutti ce l’hanno. La nostra storia si basa su princìpi che in altre società sono venuti meno. La nostra infatti è stata insignita del titolo di ente morale, perché la sua azione è volta a tutelare i suoi valori. Quando c’erano le Olimpiadi si sostenevano le guerre perché lo sport era sopra ogni cosa. In questo club traspare il merito come concetto principale.
Riteniamo che il calcio abbia un enorme potere mediatico e che abbia l’obbligo e il dovere di intraprendere iniziative importanti. I nostri beniamini hanno un comportamento diverso da tante persone. Da 20 anni ho la possibilità di conoscere giocatori e di vedere le azioni messe in campo da tanti club. La nostra Lazio è rappresentata da persone autentiche. Ho voluto iniziare questa serata con i fuochi artificio per due motivi: abbandonare l'anno passato e iniziare un nuovo percorso perché abbiamo la possibilità di farlo. Noi non difendiamo le persone che adottano comportamenti che non sono in linea con i nostri valori, li combattiamo.
Non vogliamo macchiare questi 123 anni con comportamenti che parlano di diversità. Vogliamo aiutare le persone che sono da tutti considerate diverse. Vogliamo fare in modo che tutti considerino la Lazio come una famiglia".
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LAZZARI: "TRASFORMARE I FISCHI IN APPLAUSI"
"Siamo a tre punti dal quarto posto quindi il campionato è lungo. Già dalla partita contro il Sassuolo dobbiamo vincere per rilanciarci. Fischi Olimpico? Normale che i tifosi, dopo aver visto quei 80 minuti, non si aspettavano quel black-out finale. Dispiace tantissimo, volevamo tornare all'Olimpico con una vittoria. I fischi li meritiamo, dobbiamo trasformarli in applausi a partire da domenica".
PEDRO: "SIAMO UNA FAMIGLIA"
Non è il nostro momento migliore, ma siamo tutti uniti, siamo una famiglia. Abbiamo parlato e adesso penso che dobbiamo stare tranquilli e affrontare tutto quello che verrà da qui fino alla fine di stagione. La nostra forza è lo stare bene insieme, lo spogliatoio è unito. Bisogna apprezzare questi momenti”.