Cinque per...nove: cinque nomi per la caccia al titolo della nona stagione della Formula E, da due anni ormai Campionato del Mondo FIA. Dal campione in carica Stoffel Vandoorne al suo nuovo compagno di squadra nella corazzata DS Penske Jean-Eric Vergne, a sua volta.... due volte iridato "elettrico". Dagli eterni piazzati (e mai domi) Edoardo Mortara e Mitch Evans (secondo e terzo nel 2022) all'emergente Jake Dennis, l'anno scorso sesto nella classifica finale di una stagione nel corso della quale il pilota di Nuneaton ha mostrato numeri piuttosto interessanti.
Nei ranghi del team Avalanche Andretti, il 27enne Dennis (nel 2022 vincitore in casa a Londra) è stato raggiunto dal veterano André Lotterer. Difficile assegnare a priori una... wild card per la caccia al titolo al pur forte pilota tedesco e per certo la squadra stessa punta di più sul giovane Dennis. Lotterer ed altri veterani del Mondiale elettrico quali gli ex campioni Lucas Di Grassi, Antonio Felix Da Costa (ma anche il "disperso" Sebastien Buemi) possono spostare qualche equilibrio "importante" nell'andamento della stagione che scatta sabato 14 gennaio a Città del Messico.
Meglio però tornare a quelli che - almeno a nostro giudizio - sono i principali candidati al bersaglio grosso. È una formazione forte, assortita e potenzialmente esplosiva quella formata dal vulcanico Vergne insieme al più "quadrato" e in tempi recenti più redditizio Vandoorne. Il trentenne campione belga nel 2022 ha fatto "bingo" nonostante una sola presenza sul gradino più alto del podio (nella tappa glamour di Montecarlo però!), di fatto prevalendo più o meno in scioltezza (213 punti a 180) su Mitch Evans che di vittorie ne ha messe a segno quattro volte tanto ed a maggior ragione su Edoardo Mortara (169 punti il suo bottino) che si è aggiudicato ben tre vittorie di tappa.
Tanto il neozelandese della Jaguar quanto l'italoelvetico di Maserati (marchio che debutta nel Mondiale) puntano a far quadrare diversamente i conti nel 2023, mettendo l'accento sulla continuità e sulla costanza di rendimento dello stesso Vandoorne che l'anno scorso ha sì vinto una sola volta ma è salito sul podio in otto dei sedici appuntamento del calendario, vale a dire il cinquanta per cento: impressionante!
Un occhio di riguardo (e non per forza di cose negli specchietti retrovisori) il campione in carica dovrà riservarlo al compagno di squadra Vergne. V per Vittoria o V per Vendetta in casa DS Penske? L'importante, per il francese e per il belga sulla versione "mickey mouse del circuito intitolato agli "hermanos" Pedro e Ricardo Rodriguez, è non fare subito... cortocircuito!
Tornando alla concorrenza esterna di Vandoorne, missione ad elevato coefficiente di difficoltà per Evans e Mortara. Per entrambi oltretutto le "variabili impazzite" rappresentate dai compagni di squadra. Evans dovrà misurarsi con la voglia di riscatto del "giaguaro" gemello Sam Bird che non pesca più una carta vincente da un paio d'anni e - nonostante sia uno dei piloti con più esperienza in Formula E - "deve" ancora vincere il suo primo titolo. A differenza ad esempio dei già citati Buemi, Di Grassi e Da Costa.
Da parte sua Mortara - a ruote ferme almeno - è il pilota di punta della stagione d'esordio della Maserati. Al pari del già citato Dennis però Maximilian Guenther è una delle sicure star del futuro e sembra determinato a "svoltare" stabilmente dopo gli sprazzi di luce messi in mostra nelle sue precedenti esperienze con Dragon, Andretti e Nissan. Questo intanto suggeriscono le convincenti performances del 25enne di Oberstdorf nella settimana di test collettivi di metà dicembre a Valencia. Non resta che attendere ancora pochi giorni per verificare in pista la consistenza dell'attuale "borsino" mondiale, ovvero aggiungere alla lista chi magari ha fin qui giocato a carte coperte.