Qualcuno aveva parlato di 'prova del nove' e il Napoli ha risposto calando la 'prova del cinque', come i gol segnati alla Juventus, ma ormai ogni numero sorride alla squadra di Spalletti. Sbalorditiva la facilità con cui gli azzurri hanno avuto la meglio sui bianconeri, che comunque si presentavano al Maradona da secondi in classifica reduci da otto vittorie consecutive senza aver preso gol e forti della miglior difesa: questo è bastato per una ventina di minuti, a metà primo tempo sull'1-0, e nel finale della prima frazione di gioco quando Di Maria sembrava aver riaperto la contesa. E invece la sinfonia napoletana è andata in crescendo nella ripresa, dalle parti di Szczesny è grandinato così tanto che alla fine i gol segnati sono stati cinque.
Magistrale il lavoro di Spalletti in questi quattro mesi (non contando la pausa Mondiale), 120 giorni e spiccioli in cui i tifosi del Napoli hanno potuto ammirare una squadra praticamente senza difetti. Se fluidità di manovra e bellezza generale del gioco sono impronte ormai consolidate, stupiscono forse anche di più la solidità della fase difensiva e una mentalità che da queste parti non si vedeva dalla fine degli anni '80: la squadra è stata capace di giocare sempre nello stesso modo a prescindere che si trovasse di fronte l'ultima di Serie A o il Liverpool, steccando solo contro l'Inter.
Un peccato veniale che in un percorso di 24 partite ci sta, a maggior ragione vedendo come il gruppo ha reagito. Mentre gran parte delle rivali sperava nella fine del miracolo partenopeo, gli azzurri si sono presto ripresi con la Sampdoria per poi scatenarsi contro la Juve. Anche la botta del gol subito proprio prima dell'intervallo non ha turbato la squadra che, altro segnale, sul 3-1 non si è fermata continuando a macinare occasioni. E ora chi può mettersi tra il Napoli e la strada per il terzo scudetto della sua storia? Il calcio è strano, mai dire mai, ma al 14 gennaio l'unico avversario del Napoli è... il Napoli stesso.
Se buona parte dell'opinione sportiva dà già per scontato il titolo, bisogna ricordarsi che non siamo neanche a metà percorso. Di qui in avanti ci saranno ancora 20 partite di campionato, più la Coppa Italia e il ritorno della Champions League. Mantenere la barra sempre dritta, dribblare al meglio le giornate storte che arriveranno, avere quel pizzico di fortuna che non faccia infortunare i pilastri della squadra: se il gruppo e il destino uniranno questi ingredienti, dalle parti di Castelvolturno a giugno saranno giorni di grande festa...