"Allenare la Spagna? Perché no? Mi ha dato tanto ed è la mia seconda casa. Qualsiasi argentino direbbe lo stesso perché ci trattano incredibilmente bene. Mi sento parte di questo Paese, ma la Spagna fa bene ad avere allenatori spagnoli". Così il tecnico dell'Argentina campione del mondo, Lionel Scaloni in una intervista a Cadena Cope.
"Il Mondiale è stato un film e un viaggio incredibile. La chiave di tutto il campionato è stato goderselo sapendo quanto fosse difficile e che chiunque avrebbe potuto vincerlo", ha aggiunto Scaloni, che ha rivelato che da quando è tornato dal Qatar non ha più visto la finale. "Fino all'80' sapevo che sarebbe stata una partita spettacolare ma da lì in poi è stato diverso. Ho in testa le immagini e la partita. Peccato non averla chiusa nei novanta minuti", ha detto. Scaloni ha anche espresso la sua opinione sulle sue preferenze come calciatore tra Diego Armando Maradona e Leo Messi, i due giocatori più importanti della storia argentina. "Se devo stare con uno, rimango con Leo, con cui ho qualcosa di speciale. È il migliore della storia, anche se anche Maradona è stato grande", ha sottolineato. "Allenare Messi non è difficile. A livello tecnico non si può correggere ma se a volte c’è pressione o modo di attaccare glielo spiegano. Per pressare, rubare palloni è il numero uno", ha aggiunto.