LE PAGELLE DI MILAN-INTER

Supercoppa italiana, le pagelle: Dzeko dominante, Tomori un disastro

L'attaccante bosniaco ha fatto la differenza in Supercoppa italiana. Leao unica soluzione di un Milan dominato

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© Getty Images

L'Inter ha vinto la settima Supercoppa italiana della propria storia battendo 3-0 il Milan nella finale di Riyad. Le pagelle della sfida con Dzeko dominante e decisivo, così come Dimarco e Barella. Il Milan di Pioli è un disastro in cui si salva solo Leao.

MILAN

Tatarusanu 6 - Sui tre gol può poco o nulla, ma a metà primo tempo fa un miracolo su Dzeko (con deviazione di Tomori) che evita il tracollo ai compagni di squadra già prima dell'intervallo.

Calabria 5,5 - Il fuorigioco mancato da Kjaer su Barella lo mette in posizione scomoda facendogli di fatto perdere Dimarco sul secondo palo. Prende le misure col passare del tempo, ma senza mai conquistare il dominio della fascia (dal 79' Dest sv).

Kjaer 5 - Rispolverato per l'occasione da Pioli, nei primi venti minuti di bambola generale rossonera lui è uno dei primi ad affondare. Tiene in gioco Barella in occasione del primo gol dell'Inter causando l'effetto domino sulle posizioni; non è attento anche sul movimento di Dzeko nel raddoppio. Con Martinez è un duello fisico continuo in tutte le parti del campo.

dal 65' Kalulu 5,5 - Fa il suo ingresso nella ripresa per cambiare il modo di coprire il campo, ma non fa differenza. 

Tomori 4,5 - L'inglese non sta vivendo un momento particolarmente felice della sua avventura in rossonero. Impreciso e spesso in ritardo, rischia sanzioni già dai primi minuti con interventi scoordinati. Chiusura decisiva su Darmian nel primo tempo, ma con un pallone lasciato lì da un suo errore, nella ripresa si fa mangiare da Lautaro Martinez con troppa facilità sbagliando l'anticipo.

Hernandez 4,5 - Invisibile per tutto il primo tempo, ha sofferto la fisicità di Barella nei suoi paraggi non trovando spazi per aiutare Leao. Nella ripresa si perde Darmian in un paio di occasioni pericolose.

Tonali 5 - L'approccio al match è da dimenticare. Spesso preso in mezzo da Barella e Calhanoglu, in occasione del raddoppio nerazzurro è costretto a inseguire Dzeko per tappare un falla difensiva, ma il modo in cui si fa saltare in area liberando il bosniaco per il gol è da matita rossa.

Bennacer 5,5 - Dopo un primo tempo in apnea, nella ripresa è il primo a provare a dare soluzioni e velocità al gioco del Milan. Sui suoi piedi capitano due occasioni dal limite dell'area che però spreca malamente.

Messias 5 - Il Milan pende tutto a sinistra, ma il brasiliano quando prende palla non riesce a dare la sensazione di poter essere pericoloso. Ben controllato da Dimarco è sempre costretto a usare il destro per rifinire e il risultato non è mai degno di nota. 

dal 65' Origi 5 - Impalpabile al fianco di Giroud. Si limita a giocare il pallone al compagno più vicino senza cercare profondità o duelli. 

Diaz 5,5 - Galleggia tra le linee alla ricerca della posizione buona per mettere in difficoltà gli avversari. Raramente la trova e non si rende mai pericoloso né in prima persona né come rifinitore.

dal 65' De Ketelaere 5,5 - Sulla trequarti al posto di Diaz prova un paio di strappi senza riuscire a innescare i compagni d'attacco, non sempre per colpe proprie. 

Leao 6 - La sufficienza la raggiunge anche perché a larghi tratti è il salvagente a cui tutti i compagni si affidano per non affondare. Sicuramente è il più pericoloso del Milan, ma lo sviluppo del gioco è prevedibile e permette alla difesa dell'Inter di assestarsi costringendolo a provare giocate extralusso, che non gli riescono.

Giroud 5 - L'incubo della difesa nerazzurra degli ultimi due derby di campionato questa volta è stato disinnescato, confermando di non essere tornato al meglio dopo il Mondiale. Ben controllato da Acerbi e Bastoni, non ha modo o spazio di rendersi pericoloso in area. (dal 79' Rebic sv) 

All.: Pioli 4 - Come in Coppa Italia nella scorsa stagione, il derby non ha mezze misure per il tecnico del Milan che perde, e lo fa malamente. La squadra è prevedibile, lenta e mentalmente scarica come già fatto intravedere con Torino e Lecce. L'Inter non perdona, ma qualcosa non sta andando nel verso giusto per l'allenatore rossonero.

INTER

Onana 6 - Sempre sicuro sulle conclusioni del Milan, sia su Leao quando devia in angolo con un colpo di reni sia sui tiri dalla distanza del portoghese. Niente di straordinario, ma dà sicurezza al reparto e fa la differenza.

Skriniar 6,5 - Dalle sue parti passa Leao, ma con l'aiuto costante di Darmian riesce a limitare il portoghese a differenza di quanto fatto in campionato, costringendolo spesso e volentieri a conclusioni dalla distanza piuttosto che lasciarlo avvicinare all'area di rigore.

Acerbi 6,5 - Il duello con Giroud è tra pesi massimi e il centrale non si è tirato indietro. Tenta poche volte l'anticipo costringendo il centravanti francese a gestire in maniera pulita ogni pallone, mettendolo in difficoltà.

Bastoni 6,5 - Attento e concentrato sui palloni alti in cui si divide la marcatura di Giroud con Acerbi. Anche con il doppio centravanti contro resta solido e preciso.

Darmian 6,5 - Il suo compito è chiaro dall'inizio: occuparsi di Leao permettendo a Skriniar di togliere campo al portoghese. Missione compiuta con precisione estrema nelle diagonali, con il pregio di dare il là all'azione del vantaggio di Dimarco.

Barella 7 - Sente la partita in maniera particolare e la approccia con una cattiveria agonistica importante. Lascia nello spogliatoio proteste e nervosismo, concentrandosi su pressare con moto perpetuo Tonali ed Hernandez, cercando il modo (e trovandolo) di infilarsi tra le loro maglie in attacco. Suo l'assist per Dimarco.

dal 70' Gagliardini 6 - Ingresso al campo senza patemi per il centrocampista.

Calhanoglu 6,5 - Confermato in cabina di regia, gestisce con tranquillità i tempi di gioco in una partita in cui il pallone è più in area che per terra. 

Mkhitaryan 6,5 - I movimenti senza palla sono quelli che mettono in difficoltà Bennacer e Tonali. Tecnicamente è impeccabile nel palleggio senza strafare o strappare.

Dimarco 7 - Sblocca il match con il solito inserimento sulla sinistra a chiudere l'azione sviluppata sulla fascia opposta. Trova spazio con costanza vincendo il duello con Calabria e senza mai essere messo in seria difficoltà da Messias.

dal 63' Gosens 6 - Si prende il posto sulla fascia sinistra mettendo grinta e concentrazione su ogni pallone.

Dzeko 7,5 - Protagonista assoluto della fase offensiva dell'Inter, da regista avanzato e da centravanti puro. Incendia l'azione del vantaggio mandando in profondità di prima Barella, poi raddoppia in prima persona con un movimento perfetto e un dribbling glaciale che manda in tilt Tonali. Migliore in campo per distacco. 

dal 70' Correa 6 - Si piazza al fianco di Martinez per provare a tenere il pallone in zona offensiva. Non gli viene chiesto molto altro se non infastidire l'inizio azione della difesa del Milan. 

Martinez 7 - Per buona parte della partita si muove molto creando spazi ai compagni piuttosto che rendersi pericoloso. Si accende al 77' trovando il gol del 3-0 con un movimento da campione che manda al bar Tomori, chiudendo con un esterno delizioso.

All.: Inzaghi 7 - Si conferma il re di Supercoppa dominando il derby. L'azione dell'1-0 è studiata a tavolino e fa saltare il banco, ma il suo merito principale è di aver portato a Riyad una squadra in forma, convinta e decisa nel conquistare il trofeo con le proprie armi.

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