Presto i tifosi, presenti allo stadio e non, potranno ascoltare parte del dialogo tra arbitro e addetto al Var, con la spiegazione delle decisioni assunte per le azioni di gioco che richiedono l'intervento della video assistance referee. L'International Board (Ifab), garante delle regole del calcio, ha infatti stabilito che questa novità venga introdotta nel corso Mondiale per club, in programma in Marocco dal prossimo 1 febbraio, per avviare una sperimentazione che coinvolgerà anche il Mondiale U.20 e i Mondiali donne.
Le conversazioni tra arbitro e addetto alla Var rimarranno riservate, mentre verrà resa pubblica la conclusione della loro discussione. "Pensiamo che sia importante in termini di trasparenza, dato che il pubblico e i tifosi al momento non ricevono abbastanza informazioni su cosa abbia determinato una certa decisione", ha spiegato l'ad della Federcalcio inglese Mark Bullingham, che oggi ha presieduto il meeting annuale dell'Ifab a Londra, durante il quale si è discusso tra l'altro dell'introduzione del fuorigioco semi-automatico ai Mondiali, definito "un successo" ma anche delle possibili misure per ampliare il tempo di gioco effettivo durante una partita, nel rispetto delle attuali regole del gioco. L'approccio adottato ai Mondiali - con un aumento di minuti di recupero sulla base delle perdite di tempo durante le partite - è stato accolto "positivamente".
Il consiglio ha invece rigettato al momento la proposta avanzata da alcune leghe, tra cui la Premier League, di introdurre delle sostituzioni temporanee per casi di commozione cerebrale, anche solo sospetta, in seguito a scontri di gioco. Infine, è stato stabilito di istituire un gruppo di lavoro, composto da arbitri, giocatori, allenatori e altri soggetti, per mettere a punto misure atte a migliorare la disciplina in campo e ridurre l'aggressività nei confronti di arbitri, giocatori e dirigenti di squadra a livello di base e amatoriale, anche arrivando a registrare le partite per fornire prove di eventuali comportamenti scorretti.