Lunedì sera l'Inter scenderà in campo a San Siro con la Supercoppa conquistata Riyad contro il Milan. Ad attendere la squadra, prima del match contro l'Empoli, ci sarà la Curva Nord che ha annunciato una sorta di "pasillo de honor" per celebrare i nerazzurri. Allo stadio sono attesi almeno 60mila spettatori. Nel clima di festa, più che giustificato, sarà interessante capire quale accoglienza verrà riservata a Milan Skriniar. Il difensore slovacco, il capitano eletto dai tifosi, "corteggiato" con striscioni e cori al Meazza e in giro per l'Italia, ha detto no al rinnovo propostogli dalla società. Per ora, almeno. Anche se il più è fatto, nel senso che ripensamenti sono alquanto improbabili. Decisione legittima che tuttavia ha creato delusione in società e malumori tra il popolo interista. Non è certo che Skriniar abbia già dato il suo ok al Psg: ci sono altri club ugualmente ambiziosi sulle sue tracce e legittimamente lo slovacco vuole provare a capitalizzare la situazione. E' vero però che il club parigino è molto avanti sulla concorrenza. All'Inter, tramite il suo agente, Skriniar ha fatto sapere in ogni caso sapere che ad oggi non firma. Così come il club lo aveva messo a suo tempo sul mercato, allo stesso modo ora è lui che vuole guardarsi attorno.
Una posizione che molti tifosi faticano ad accettare - ecco perché sarà interessante capire quale accoglienza gli riserverà San Siro - e di cui la società ha preso atto a malincuore. Dire che c'è delusione è un eufemismo, insomma. Perdere a zero Skriniar è un danno economico - al di là di quello tecnico ovviamente - che per le casse nerazzurre non è certo irrilevante. Venderlo ora, a fronte di una offerta al ribasso tipo quella di cui scriveva ieri l'Equipe (15 milioni dal Psg per averlo subito) sarebbe una mossa che risolverebbe poco o nulla dal punto di vista finanziario e che indebolirebbe notevolmente la squadra in una stagione in cui c'è ancora tanto da provare a conquistare.
E allora, per forza di cose, all'Inter vorrebbero andare avanti assieme almeno fino a giugno, quando a meno di clamorosi ripensamenti le strade di Skriniar e dell'Inter si divideranno. Una situazione che impone tuttavia al management nerazzurro di progettare una nuova difesa. Con anche De Vrij prossimo a salutare, oltretutto. Ma se per l'olandese il sostituto pare essere stato individuato in Smalling, per il quale è pronto un contratto sulla falsariga di quello offerto un anno fa a un altro ex-romanista, vale a dire Mkhytarian, per Skriniar l'erede ideale viene considerato Scalvini. Il 19enne atalantino è considerato come l'investimento perfetto, per l'oggi e per il domani: i 40 milioni chiesti dai bergamaschi, se non limabili con l'inserimento di contropartite alla Fabbian ad esempio, sono tuttavia un ostacolo al momento insormontabile per l'Inter. L'accoppiata con Schuurs sarebbe perfetta, ma anche per l'olandese del Torino la trattativa non è agevole visto che Cairo sa di avere tra le mani un gioiellino prezioso. Più agevole, se non altro perché in scadenza di contratto nel 2024, provare a ragionare con l'Udinese per Becao, nome non certo nuovo per i piani interisti. Questo quanto, al momento. In attesa di nuovi sviluppi. Prima però resta la curiosità di capire l'umore di San Siro: lunedì sera la risposta.