Arianna Fontana potrebbe partecipare alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 sotto una bandiera diversa da quella italiana. È quanto emerge dalle ultime parole della pattinatrice azzurra, che in un lungo sfogo social è tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: "La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile - spiega in uno dei passaggi più duri -. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione". L'atleta si è aperta ai fan di ritorno da Salt Lake City, dove si è allenata anche per "vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e la città nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico".
Fontana è stata una delle grandi protagoniste degli ultimi Giochi invernali, avendo lasciato Pechino con al collo tre medaglie: una d'oro nei 500 metri e due d'argento (1500 metri e staffetta mista 2000 metri). In totale sono ben 11 le medaglie olimpiche conquistate dall'atleta valtellinese tra il 2006 e il 2022, che ne fanno la donna con più podi nella storia azzurra, davanti a Stefania Belmondo.
Proprio in occasione delle Olimpiadi cinesi, tuttavia, erano finiti sulla bocca di tutti i contrasti con la sua Federazione, legati principalmente alla scelta di farsi allenare dal marito, Anthony Lobello, allontanandosi dalla squadra italiana e dai tecnici della Fisg. Fontana aveva anche denunciato di aver subito maltrattamenti durante le Olimpiadi di Pyeongchang del 2018 da parte di altri atleti azzurri, proprio a causa delle sue decisioni. Il presidente federale, Andrea Gios, aveva parlato di "accuse che hanno distrutto il clima della squadra" e la pattinatrice azzurra già un anno fa aveva paventato l'ipotesi di non prendere parte alle Olimpiadi italiane, o comunque di farlo sotto un'altra bandiera.
LA FISG: "LE ABBIAMO GARANTITO 200 MILA EURO, BASTA INTIMIDAZIONI"
Dura la risposta della Fisg alle parole di Fontana. "Stupore e rammarico per le gravi esternazioni di Arianna Fontana" sono espressi in una nota dalla Federazione, che ritiene che "per nulla giovino alla ricerca di una soluzione comune" in vista di Milano-Cortina 2026. "La Fisg ha lavorato perché l'atleta fosse posta nelle migliori condizioni per competere ai massimi livelli, impegnandosi a garantire 200mila euro a stagione a copertura delle sua spese di preparazione, cifra peraltro lontanissima da quella irraggiungibile richiesta - si aggiunge -. Di certo la Fisg non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana".
ABODI: "FONTANA ALLE OLIMPIADI CON UN'ALTRA NAZIONE? FARÒ DI TUTTO PERCHÉ NON ACCADA"
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi: "Sono in contatto con Arianna Fontana e avevo un appuntamento con lei, ma purtroppo mi si è stravolta l'agenda. Non mi ha parlato di questa prospettiva, ma da ministro per lo sport farò di tutto affinché questo non avvenga".
MALAGO': "DISPIACIUTO PER LE SUE PAROLE. MI ASPETTO UN CHIARIMENTO"
"Sono profondamente amareggiato dalle frasi che ho letto. Arianna sa quanto le sono stato vicino in tutti questi anni, sin dalla mia elezione a presidente del Coni, attraverso riunioni e contatti costanti e ricordo che l'ho incontrata lo scorso 11 gennaio a Milano, quando mi è venuta a trovare con Anthony nella sede di Milano Cortina 2026. In quell'occasione abbiamo parlato dettagliatamente di tanti temi che riguardano lei e suo marito, da adesso fino al 2026 e successivamente ho condiviso i contenuti del colloquio con la Federazione e il suo presidente Gios. Non voglio aggiungere altro per rispetto alla straordinarietà dell'atleta, però onestamente - non solo in qualità di presidente del Coni - ma a livello umano e in nome del rapporto personale e dell'affetto che mi lega a lei e che tutti conoscono, mi sento di dire che sono rimasto sinceramente molto dispiaciuto per quello che ha dichiarato. Mi aspetto che mi chiami per chiarire". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò.
LO SFOGO DI ARIANNA FONTANA