Sorprese nella notte Nba, dopo le nomination per l'All-Star Game: i Knicks si impongono a Boston all'overtime (120-117), mentre Detroit fa il colpaccio e vince 130-122 a Brooklyn nonostante i 40 punti di Kyrie Irving. L'infortunio di Doncic in avvio non ferma Dallas, che passa a Phoenix (99-95), i Clippers travolgono 138-100 San Antonio. Cleveland e Charlotte stendono rispettivamente Houston (113-95) e Chicago (111-96).
BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 117-120
Terza sconfitta di fila per Boston: al TD Garden vincono i Knicks, che si impongono 120-117 al supplementare dopo il 110-110 dei regolamentari e nonostante la rimonta da -6 dei padroni di casa, in svantaggio prima dei 12 minuti conclusivi. Il protagonista assoluto in casa di New York è ancora Julius Randle, autore di 37 punti con 5 triple e 9 rimbalzi. Una prestazione che, unita a quella di Brunson (29 con 12/25 dal campo), vale un successo preziosissimo per restare in scia di Miami in zona playoff ad Est. Boston, invece, crolla nonostante i 35 con 14 rimbalzi di Jayson Tatum e, soprattutto, vede ridursi il vantaggio sulla seconda: Philadelphia ha quattro vittorie in meno, ma anche tre partite da recuperare rispetto ai Celtics.
BROOKLYN NETS-DETROIT PISTONS 122-130
Sorpresa al Barclays Center: Brooklyn incassa il secondo ko di fila perdendo 130-122 in casa contro Detroit. Il tutto nonostante un super match da parte di Kyrie Irving, che mette a referto 40 punti con 6/12 dall'arco e 14/27 al tiro. Per i Pistons sono decisivi i 12 minuti al rientro dall'intervallo lungo (59-58): il 43-31 del terzo quarto indirizza il match in favore degli ospiti, trascinati dai 25 punti di Bey. Non bastano neanche i 27 con 13 rimbalzi di Claxton e i 24 di Sumner per i Nets, ancora privi di Kevin Durant. Delude Simmons, senza punti seppur con 7 assist. Ad Est, Brooklyn è quarta con 29-19 di record, mentre Detroit resta fanalino di coda a quota 13-37, ma torna a vincere dopo quattro ko di fila.
PHOENIX SUNS-DALLAS MAVERICKS 95-99
Colpo esterno di Dallas, che batte 99-95 Phoenix superandola in classifica ad Ovest. I Mavericks controllano il match a partire dal secondo quarto (dopo il 32-32 dei 12 minuti d'apertura) restando in vantaggio fino alla sirena finale. Il tutto nonostante l'infortunio in avvio di Doncic, che subisce una distorsione alla caviglia. A trascinare la squadra sono allora Dinwiddie (36 punti) e Finney-Smith (18 punti e 12 rimbalzi). Ai Suns, invece, non bastano i 22 messi a referto sia da Johnson che da Paul, che aggiunge anche 10 assist, e la super doppia doppia da 19 punti e 20 rimbalzi di Ayton. Dallas è sesta nella Western Conference con 26-24 di record contro il 25-25 di Phoenix, che torna a perdere dopo quattro vittorie di fila.
HOUSTON ROCKETS-CLEVELAND CAVALIERS 95-113
Cleveland torna alla vittoria e si avvicina al quarto posto dei Nets ad Est battendo 113-95 Houston. Il match con i Rockets si chiude già all'intervallo lungo: il 74-48 di metà gara non lascia scampo ai padroni di casa, che pur accorciando le distanze nella ripresa (48-39 complessivo), riescono solo a rendere un po' meno amaro il ko. I Cavs si fanno trascinare dai 26 punti di Garland e dai 21 con 10 rimbalzi di Mobley, mentre Eason con 18 punti e 11 rimbalzi non riesce a trascinare Houston. Neanche i tre giocatori a quota 14 (Martin Jr, Smith Jr e Sengun) riescono a tenere in gioco i texani. I Rockets restano così ultimi ad Ovest e con il peggior record dell'Nba.
LOS ANGELES CLIPPERS-SAN ANTONIO SPURS 138-100
I Clippers travolgono San Antonio dominando dall'inizio alla fine e imponendosi 138-100. Match ben indirizzato già dal 41-25 del primo quarto, ma il 78-57 fa già capire che la ripresa sarà solo di gestione per la squadra di casa, che aumenta il distacco assestandosi sul +38. Scatenati Paul George e Kawhi Leonard: il primo mette a referto 35 punti con 5/8 dall'arco e 14/19 dal campo, mentre il secondo ne realizza 27 con 10/16 al tiro. Una coppia che si rivela decisiva per il match, mentre la formazione di Popovich non va oltre i 19 di Johnson. Ad Ovest, i Clippers sono al quarto successo di fila e ora sono vicinissimi ai Pelicans. Gli Spurs, invece, sono penultimi con 14-35: è il quarto ko consecutivo.
CHARLOTTE HORNETS-CHICAGO BULLS 111-96
Con un super ultimo periodo, Charlotte sorprende Chicago e vince 111-96. Il match vede i Bulls condurre all'intervallo lungo (55-47), ma è il 34-17 dei 12 minuti conclusivi a garantire la vittoria agli Hornets, trascinati da Rozier (28 punti con 9/19 dal campo) e un perfetto Plumlee, che mette a referto 21 punti e 12 rimbalzi senza sbagliare neanche un tiro: 9/9 (tutti in area) e 3 liberi. Con questa vittoria, Charlotte sale a 14-36 di record ed evita almeno l'aggancio del fanalino di coda Detroit. Secondo ko di fila per Chicago, ferma a 22-26 e ora raggiunta al decimo posto, l'ultimo disponibile per il play-in, dai Washington Wizards.