FORMULA E

Diriyah gara-due: Wehrlein imbattibile by night, Dennis di nuovo secondo, primo podio McLaren

Il pilota tedesco della Porche imbattibile sotto i riflettori del circuito alla periferia della capitale saudita Riad

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Wehrlein e la Porsche concedono il bis a Diriyah

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Ancora Wehrlein, ancora Porsche: il pilota tedesco e la Casa di Stoccarda replicano in gara-due di Diriyah la vittoria nella prova del venerdì e lo stesso fa Jake Dennis che - da parte sua - chiude di nuovo secondo con la Gen3 by Avalanche Andretti. Missione podio-bis mancata invece da Bird che - nonostante il rush finale - non riesce a sopravanzare la McLaren di René Rast che regala il primo podio elettrico al team papaya. Grazie al suo terzo successo nel Mondiale, Wehrlein prende la testa della classifica generale con 68 punti conto i 62 dell'ex leader Dennis.

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Porsche domina senza incertezze (ma solo con Wehrlein), Dennis non molla la presa. Il pilota di Avalanche Andretti cede lo scettro del ranking al doppio vincitore di Diriyah ma preannuncia battaglia già tra due fine settimana nel debutto (in formato singolo) della Formula E a Hyderabad, in India. Buona la prova della McLaren, ma delude in parte Hughes che non fa corrispondere la performance pura che gli vale la pole ad un ritmo altrettanto efficace sulla distanza. Per fortuna (del suo team) c'è Rast che mette in pista una prova "quadrata" ed efficace, anche e soprattutto quando di tratta di allargare i gomiti per tenere dietro il "centurione" Bird e impedirgli di completare un podio in perfetta fotocopia di gara-uno.

"Brodino" per Maserati che fa qualche passo avanti sia in qualifica che in gara ma continua a vedere il podio con il binocolo. Il consumo anomalo di energia costringe Mortara a tirare i remi in barca da metà gara in avanti, chiudendo al margine basso della top ten (nono), mentre l'altra Gen3 italiana chiude in penultima posizione, davanti al fanalino di coda Vandoorne che taglia il traguardo in undicesima posizione ma viene poi penalizzato per irregolarità sportiva. Fa poco meglio (sedicesimo) un irriconoscibile Vergne con l'altra DS Penske, mentre non si capisce ancora come un pilota esperto come Antonio Felix Da Costa (sfortuna in gara-uno a parte) non riesca nemmeno lontanamente ad avvicinare le prestazioni del suo compagno di squadra Wehrlein. Weekend nero anche per Mahindra ed in particolare per Lucas Di Grassi: grande protagonista in Messico, a Diriyah il brasiliano non ha mai abbandonato i panni del comprimario, peggiorando costantemente lungo l'arco del fine settimana. 

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Nella classifica generale Wehrlein mette la freccia su Dennis e lo stacca di sei lunghezze (68 a 62). I due mattatori di questo primo scorcio di stagione sono già in fuga, visto che il regolare Sebastien Buemi "targato" Envision (sesto, quarto, di nuovo sesto tra Messico e Arabia Saudita) è terzo ma con 31 punti, la metà di quelli di Dennis! Bird insegue il pilota elvetico con 28 punti, ma è a sua volta "braccato" a due ed una sola lunghezza dai "McLaren Boys" Hughes e Rast. Nonostante i rovesci di fortuna sauditi, Di Grassi occupa la settima casella a quota 18 punti.Tre piloti inglesi nella top five ma il leader è tedesco e ci sono altri due suoi connazionali nella top ten: Rast naturalmente e poi Lotterer (ottavo).  A chiudere la lista dei primi dieci sono poi i due "kiwi" neozelandesi Evans e Cassidy.

LA CRONACA DELLA GARA

Al via Evans con la sua Jaguar sorprende il poleman Hughes e prende il comando davanti alla McLaren dell’inglese e a quella del tedesco Rast. Primo giro senza imprevisti per l’intero plotone. Il Vincitore di gara-uno Wehrlein (Porsche) e Mortara con la Maserati scattano meglio di Buemi, solo sesto per Envision davanti al leader della generale Dennis. Poi Bird, Vandoorne e l’altra Maserati di Guenther a chiudere la top ten. Primo quarto di gara (trentanove i giri del programma originale) senza particolari scossoni, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice. Evans va in activiation zone e viene sfilato dalle McLaren, poi lo fa Hughes che scala terzo. Rast completa invece l’operazione senza perdere il comando della gara! Wehrlein attacca e supera Hughes per la terza posizione allo scadere esatto del primo terzo di gara (giro 13 di 39), poi sullo slancio passa anche la Jaguar di Evans ed è in proiezione il muovo leader del campionato. Dietro i primi quattro inseguono Mortara, Buemi, Dennis e Bird. Guenther e Vandoorne chiudono i primi dieci. Wehrlein pronto ad uscire dalla scia di Rast ma non c’è bisogno di affondare il colpo perché il tedesco allunga la traiettoria per accender” la modalità “activation”. Giro venti, metà distanza: Wehrlein su Rast, Evans, Hughes, Mortara e Dennis nelle prime sei caselle del ranking. Wehrlein a sua volta in activation zone senza perdere la prima posizione e sempre più vicino alla vittoria-bis in terra saudita.

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Dennis e Bird saltano un Mortara in chiara difficoltà. Dennis lancia la sfida ed incolla la sua Andretti-Porsche alla McLaren di Hughes che salta per la quarta piazza, prima di infilare anche la Jaguar di Evans e la McLaren di Rast. Davanti a lui solo il leader Wehrlein: gara-due quasi fotocopia di gara-uno! Rast è terzo davanti alle Jaguar di Bird e Evans, sesto Hughes, settimo Mortara un po’ a corto di energia e costretto sulla difensiva. Due terzi di gara alle spalle e Bird all’arrembaggio: dopo il compagno di squadra Evans supera anche Rast: stesso podio virtuale di gara-uno! Muller ko con la ABT Cupra all’esterno di curva uno, Safety Car in azione. Si riparte a piena velocità al giro 31 con Wehrlein al comando su Dennis e Bird. Si ritira Rowland con la Mahindra, inaspettatamente fuori dai giochi anche e soprattutto con Di Grassi. Il due leader in activation zone e mantengono le posizioni.

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Bird attacca Rast per la terza piazza ma va lungo e torna dietro, poi al giro seguente va in activation. Wehrlein davanti è in controllo su Dennis, Bird non molla Rast per il terzo gradino del podio. Un giro aggiunto per la Safety Car. Nuovo totale: quaranta. Wehrlein la spunta come in gara-uno su Dennis, Rast nega il bis del terzo posto a Bird che però grazie al forcing finale arpiona il punto-bonus per il giro più veloce della gara. L'autore della pole Hughes chiude la top five con l'altra McLaren al termine di una prova che ne ha ribadito gli attuali limiti sulla distanza. Poi Buemi, Evans, Fenestraz, Mortara e Ticktum in quest'ordine nelle restanti posizioni della top ten.

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