SERIE A

Inter-Milan, ancora voi: derby da Champions sotto la Madonnina

In attesa degli ottavi di finale, nella stracittadina di stasera le due squadre si giocano una bella fetta di qualificazione alla prossima Champions: Inzaghi e Pioli al bivio

L’anno scorso il derby è durato un anno intero, l’ultimo giocato a Riyad ha assegnato la Supercoppa e quello di stasera, con Inter e Milan lontane rispettivamente 13 e 15 punti dal Napoli capolista, probabilmente deciderà una bella fetta della qualificazione alla prossima Champions League, vero obiettivo di bilancio prima che di campo sia per i nerazzurri che per i rossoneri. La Roma che ha battuto l’Empoli staccando il Milan e agganciando l’Inter (ora ci sono 5 squadre in 2 punti per tre posti), ha aggiunto chili di pressione a una sfida già tesissima, un vero e proprio scontro diretto Champions che per i due allenatori è già un bivio stagionale.

Ci arriva meglio Simone Inzaghi, più avanti in classifica e reduce dal trionfo nell'ultimo derby saudita, che però alla vigilia ha avvertito i suoi: "I derby sono sempre una storia a sé". Per la sfida al Milan l'allenatore nerazzurro ritrova Skriniar, che sarà titolare ma senza fascia, e ragiona sull'impiego dal primo minuto di Romelu Lukaku, apparso in grande crescita. Torna tra i convocati anche Brozovic, ma Inzaghi dovrebbe puntare deceiso sugli stessi 11 di Riyad quindi in regia ci sarà ancora l'ex al veleno Calhanoglu, protagonista della festa scudetto del Milan con i pensieri di Ibra a lui indirizzati e poi anche del post-Supercoppa con la risposta filosofica allo svedese: "Il karma torna. Ce li siamo mangiati". 

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Arriva invece con le ossa rotte Stefano Pioli, reduce dal gennaio più nero dei suoi anni rossoneri e forse della sua carriera. Dopo la traumatica rimonta subita dalla Roma, il Milan ha collezionato 4 sconfitte e un pari, ha detto addio a Coppa Italia, scudetto e Supercoppa, ed è caduto fragorosamente contro Lazio e Sassuolo. Per questo il derby di stasera per il tecnico rossonero è un bivio cruciale: ripartenza o sprofondo rossonero. Pioli come Inzaghi sa bene che il derby non è una partita come le altre, quello della passata stagione, quello del 'si è girato Giroud' (era proprio il 5 febbraio), ha dimostrato che vincerlo può scatenare uno tsunami di emozioni che può incidere moltissimo sulle partite che verranno e il tecnico ci arriva con alcuni dubbi di formazione. 4-3-3? 3-5-2? Messias? In ogni caso la cosa davvero importante per il tecnico sarà ritrovare la compattezza e lo spirito di squadre e dimostrare che gennaio è finito. 

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