Non crediamo nella stregoneria, ma al Milan è venuta meno la magia. Difficile da spiegare, ma è evidente che qualcosa si è rotto in casa rossonera. L'incantesimo post covid sembra svanito nel nulla. La squadra di Pioli, che da maggio 2020 ha iniziato un ottimo percorso, si è improvvisamente fermata. Un tracollo apparentemente senza spiegazioni. Se nel lockdown il tecnico di Parma aveva compattato il gruppo, nello stop per il Mondiale i rossoneri hanno perso tutte le loro certezze. Da una pausa all'altra, dal Paradiso all'Inferno.
Senza spiegazioni o quasi. Tralasciando gli infortuni, che in questi due anni hanno comunque martoriato il Milan, c'è alla base una condizione fisica totalmente insufficiente. Campanelli d'allarme suonati nelle amichevoli di fine dicembre dopo il ritiro al caldo di Dubai che nell'ultimo mese sono diventati segnali evidenti. Inter, Lazio e Sassuolo hanno smascherato i limiti fisici che sta vivendo ora la squadra. Nerazzurri che, ieri sera, hanno viaggiato a velocità doppia per tutti i 90' e sono stati in controllo del match dall'inizio alla fine. A Lautaro Martinez e compagni è bastato fare il compitino per trovare un gol e vincere il derby in apparente scioltezza. Da Calabria a Theo Hernandez passando per Tonali e Giroud: tutti sulle gambe. Se per i francesi il Mondiale giocato fino alla finale può essere una giustificazione, non ce l'hanno invece gli altri membri della rosa. Totalmente irriconoscibili anche in una serata importante.
È mancata anche la voglia di riscatto, quella forza caratteristica del Milan degli ultimi due anni. Quella grinta per andare oltre le difficoltà, vedi gli infortuni di Tomori e Bennacer per ultimi. I rossoneri, a discapito delle parole di Pioli nel post partita, hanno rinunciato a giocare il derby. Giusto pensare prima a non prenderle, in questo momento delicato, ma esagerato l'atteggiamento totalmente rinunciatario. Primo tiro verso la porta di Onana dopo più di un'ora di gioco, un colpo di testa alto di Giroud. Pioli le ha provate tutte, dal 3-5-2 al 3-4-1-2. Ho stravolto la squadra tenendo fuori Leao senza essere ripagato. Una mossa azzardata che non ha dato i frutti sperati. Squadra spenta, senza idee e anche demotivata. A questo punto servirebbe davvero un mago per risollevare il Milan.