Fuorigioco, via all'esperimento: la regola potrebbe cambiare ancora
L'ipotesi è quella di considerare in gioco l'attaccante che abbia almeno una parte del corpo in linea col penultimo difendente: il cambiamento sarà testato anche nel campionato italiano Under 18
Una nuova rivoluzione in vista per la regola del fuorigioco? Al momento è presto per ipotizzare cambiamenti radicali, ma la sperimentazione sta per cominciare e si svolgerà anche in Italia, per la precisione nel campionato federale Under 18. Dal 12 febbraio, quando scatterà il girone di ritorno, verrà considerato in gioco l'attaccante che, al momento del passaggio, abbia almeno una parte del corpo (escluse naturalmente braccia e mani) in linea con il penultimo difendente.
Si tratta di un ribaltamento totale rispetto alla regola attuale, che prevede che venga sbandierato l'offside quando almeno una parte del corpo dell'attaccante si trova oltre la linea. Il gol di Lautaro nel derby, che è stato correttamente annullato grazie all'ausilio del fuorigioco semiautomatico, verrebbe per esempio considerato valido, in quanto una o più parti del corpo dell'argentino erano in linea con Thiaw, penultimo difendente del Milan.
Non è il vecchio concetto della "luce" tra i corpi dei due giocatori, ma ci si avvicina molto. La Fifa ha deciso di studiare questa possibilità per capire se sia davvero utile a favorire il gioco offensivo: certamente molti dei gol ora annullati verrebbero convalidati, ma va valutato anche l'impatto sull'atteggiamento difensivo delle squadre, che a un fuorigioco dalle maglie molto più larghe potrebbero rispondere con una maggiore prudenza e una linea più bassa.
La sperimentazione, naturalmente senza ausilio del Var, avrà luogo anche nei campionati giovanili di Svezia e Olanda e i risultati verranno riassunti in un report da inviare alla Fifa: conterrà analisi quantitative, basate su precisi indicatori di performance, e qualitative, basate sui pareri di tecnici, giocatori, arbitri e assistenti.
Nei giorni scorsi a parlare in maniera un po' più dettagliata del progetto era stato l'ex fischietto Matteo Trefoloni, ora responsabile del Settore Tecnico dell'Aia: "La sperimentazione prevede che un calciatore non sia più considerato punibile se una parte qualsiasi del corpo con cui può segnare una rete è in linea con il penultimo difendente. Quindi, per essere sanzionato un fuorigioco tra l'attaccante in posizione più avanzata ed il difendente, ci dovrà essere la cosiddetta luce, ovvero dovranno essere visivamente separati. Vista l'importanza del progetto e della strumentazione a disposizione, anche nell'ottica di una maggior raccolta di dati la conduzione delle partite sarà affidata a direttori di gara e assistenti della CAN C".