"Elena era una combattente, anche nel momento in cui ha scoperto la malattia è sempre stata positiva. Io l'ho conosciuta bene, quando gareggiava e andava forte facevo il direttore tecnico anche del settore femminile. Era una ragazza positiva, solare, che ha sempre cercato di coinvolgere il gruppo, aiutava le più giovani. Era un riferimento per la squadra e molto protettiva nei confronti della sorella Nadia. La ricordo con grande affetto". È il ricordo commosso del presidente della Fisi Flavio Roda per Elena Fanchini, deceduta a causa della recidiva di un tumore a 37 anni.
"Le dico grazie di cuore per tutto quello che ha fatto". Sofia Goggia le aveva dedicato la vittoria nella discesa di Cortina. "Lei sempre protettiva verso tutte, mai nessuna contrapposizione - ha proseguito Roda - Resta un pezzo importante della storia degli sport invernali. Faremo qualcosa per ricordarla, è doveroso". I funerali si terranno sabato 11 febbraio alle ore 10.30 presso la chiesa di San Giovanni Battista in Solato.
"Oggi è stata una giornata dura. Peccato non ho fatto in tempo a darle un mio ultimo pettorale rosso, una notizia terribile che non vorresti mai ascoltare". Così Sofia Goggia ricorda a RaiSport la ex compagna di squadra Elena Fanchini. "È stata una serata molto dura, abbiamo pianto tutte e ci siamo strette in un solidale abbraccio. Ora cercheremo di fare il massimo al Mondiale anche per lei, sono sicura che vorrebbe questo", ha aggiunto. "Ero andata a trovarla a Natale, in cuor mio sapevo non ne avrebbe avuti tanti davanti ed è cosi'. Ricorderemo sempre la sua sincerità, il suo essere semplice e vera. Era speciale, non è facile quando passi tanto tempo insieme sugli sci uniti nello sport. Ci uniamo al dolore della famiglia, sapendo che ne facciamo parte anche noi", ha concluso.
"Il nostro mondo è di nuovo in lutto per la scomparsa di Elena Fanchini - ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò ricordando Elena - È una notizia che purtroppo ci aspettavamo, vista l'involuzione degli ultimi giorni. C'è grande tristezza. Alla famiglia, alle sorelle Nadia e Sabrina, va l'abbraccio mio e del Coni. Mi riprometto di andarle a trovare il prima possibile e mi unisco al grande dolore. Il destino ha voluto che succedesse mentre tutte le ragazze sono impegnate ai Mondiali e anche questo fa riflettere".